Enzo Tortora, famoso conduttore televisivo considerato da molti uno dei padri fondatori della televisione italiana, viene ricordato principalmente per la conduzione di programmi come La Domenica Sportiva e l’ideazione del programma intitolato Portobello. La carriera di Enzo Tortora è stata comunque arricchita con molti altri lavori o partecipazioni, tra cui ricordiamo il Festival di Sanremo, Giochi senza frontiere, Contropelo, Festival di Napoli e Campanile Sera. Il conduttore, tuttavia, non è ricordato soltanto per i suoi lavori ma anche per un caso di malagiustizia di cui fu vittima.
Enzo Tortora è morto dopo essere stato assolto, nel 1988
Il conduttore fu infatti accusato di alcuni gravi reati, ai quali tuttavia è risultato completamente estraneo. Le suddette accuse erano state formulate da alcune personalità provenienti da contesti criminali. Il famoso conduttore è dunque stato arrestato e imputato di associazione camorristica e traffico di droga il 17 giugno 1983. Sette mesi dopo l’arresto è poi stato liberato, ma a settembre del 1985 venne condannato a dieci anni di carcere. È stato un anno dopo, il 15 settembre 1986, che è stata finalmente dimostrata la sua innocenza ed è stato assolto dalla Corte d’appello di Napoli, con una sentenza che fu firmata dalla Corte di Cassazione nel 1987. Nel corso degli anni si è molto discusso di questo caso, tanto che la Rai ha deciso di dedicargli un documentario intitolato “Enzo Tortora. Ho voglia di immaginarmi altrove“, che non ha decisamente ottenuto i risultati sperati.
Il documentario dedicato a Enzo Tortora non ha ottenuto i risultati sperati
Il documentario dedicato al famoso conduttore è andato in onda il 13 ottobre 2023, su Rai 3, e ha raccolto 499.000 spettatori netti ottenendo il 2,7% di share. Stando a quanto riportato da Fanpage, la figlia di Enzo Tortora e vicedirettrice di Tg La7, Gaia, ha dato la colpa al progetto stesso: “Un flop che non meritavi. Bastava ritrasmettere La Storia Siamo Noi su di te. Una collocazione penalizzante. Fatevela una domanda ogni tanto. Avanti sempre“. Gaia Tortora ha inoltre specificato di non aver mai voluto realizzare al progetto in questione, dato che secondo lei era stato realizzato in modo sbagliato.