La serie tv del momento torna a far parlare ancora una volta di sè.
Parliamo di Euphoria, una delle cose più belle che abbiamo visto questo anno sul nostro piccolo schermo (non a caso è stata rinnovata per una seconda stagione). La serie tv prodotta da HBO, diventata in brevissimo tempo fenomeno di massa soprattutto tra la cosiddetta generazione Z racconta la storia di Rue.
La nostra protagonista, interpretata da un’immensa Zendaya, ci guida in un incubo colorato, spensierato e divertente in cui si manifesta il bullismo più spietato, la dipendenza da alcool e droga, il sesso occasionale, le app di dating e tutta una serie di comportamenti altamente rischiosi che esistono per davvero e sono a portata di click. Un incubo, appunto.
Ma quello di cui oggi vi vogliamo parlare non è tanto la storia passata e presente di Euphoria, quanto quella futura. Se Zendaya è stata una magnifica sorpresa, Hunter Schafer è stata una rivelazione a tutti gli effetti. Il teen drama ha portato alla ribalta la giovane attivista LGBTQ+ dopo gli anni passati a calcare passerelle per innumerevoli brand del lusso come modella. Hunter Schafer ha una particolarità, che poi è simile a quella del suo personaggio nella serie: è nata maschio, ma non si è mai riconosciuta in questa definizione di genere.
Quando parla di se stessa ama definirsi una “lei” o un “loro”.
Un personaggio rivoluzionario per una serie rivoluzionaria
La Schafer non è solo una personalità rivoluzionaria nella vita di tutti i giorni, infatti il suo ruolo in Euphoria sembra essere quasi autobiografico. La bellissima modella si è sbilanciata sul suo character e sul prosieguo della serie dicendo queste parole:
Credo che Sam [Levinson, creatore e showrunner di Euphoria] abbia detto di non riuscire a immaginare che possa andare avanti molto a lungo. In questa stagione la storia ha coperto un semestre di scuola. Rue, Jules e la maggior parte degli altri personaggi sono al terzo anno, quindi probabilmente avremo ancora uno o due anni di scuola davanti. I primi anni della vita adulta sarebbero una storia diversa, forse anche una serie diversa.
La ragazza poi ha puntato il focus sul futuro del suo personaggio:
È difficile prevedere quale possa essere il futuro di Jules. Una parte di me la ama, vuole proteggerla e desidera che le capitino cose belle. Mentre un’altra parte ama Euphoria e spera in una storia interessante. È difficile scegliere quale via intraprendere.
Ultimo, ma non ultimo, il tema della realtà e della fiction che nel suo caso si mescolano (qui parliamo anche di un possibile omaggio a Mac Miller).
La storia della sua scelta di partecipare a Euphoria e il tema del sesso e del gender:
Ricordo di aver letto i copioni dei primi quattro episodi, ai tempi delle audizioni. Era un ruolo decisamente intrigante perché abbiamo già visto che quello delle ragazze trans attratte dagli uomini, era un filone già esplorato. Questa, invece, è una sfumatura che mi interessa di più, innanzitutto perché è stata affrontata meno sugli schermi, e poi perché la sento più vicina alla mia esperienza personale di ragazza trans vicina al mondo queer. Aver avuto un assaggio [del personaggio di Jules] mi ha entusiasmata e convinta a proseguire con le audizioni.
Tanti spunti – quelli che ci ha offerto la Schafer – su cui riflettere e ragionare. Fino a quanto andrà avanti Euphoria?
Solo il futuro potrà dircelo.
Noi non possiamo che aspettare con ansia la seconda stagione.