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Friends – Martha Kauffman «imbarazzata» dalla mancanza di diversità nel cast

Friends
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Quando si parla di sit-com, Friends è la sit-com per eccellenza, una di quelle che, senza dubbio, ha contribuito in maniera determinante anche a definire i canoni del genere stesso (qui potrete trovare le 10 scene più divertenti). La serie, andata in onda dal 1994 al 2004 e incentrata su un gruppo di amici ventenni alle prese con la loro vita quotidiana, ha avuto sin da subito un successo senza precedenti e, grazie agli odierni servizi di streaming, negli ultimi anni ha avuto nuova vita, godendo di una rinnovata popolarità. Tuttavia, come tutte le serie “di una certa età” (qui ci siamo divertiti ad immaginare come sarebbe stata la prima puntata di Friends se la serie fosse nata nel 2022), nonostante l’innegabile fortuna, Friends non ha superato del tutto indenne la prova del tempo.

In particolare, uno dei motivi per il quale negli ultimi anni la serie è stata più spesso criticata è la sua mancanza di diversità. Infatti, molti spettatori hanno fatto notare che non solo il cast principale è costituito esclusivamente da attori bianchi, ma anche che i personaggi vivono in un ambiente prevalentemente composto da bianchi, nonostante la serie sia ambientata in una città cosmopolita quale è New York. Personaggi di diverse etnie appaiono di rado nella serie, con un tempo sullo schermo decisamente breve, e per avere il primo love-interest di colore abbiamo dovuto aspettare la settima stagione. Anche l’unico personaggio di colore con un ruolo ricorrente all’interno della sit-com, ovvero la paleontologa Charlie Wheeler, interpretata da Aisha Tyler, è rimasto solo per nove episodi.

In una recente intervista per il Los Angeles Times, la co-creatrice di Friends, insieme a David Crane, Martha Kauffman ha parlato della questione, rivelando di essersi sentita inizialmente frustrata a causa questi commenti sulla serie, secondo lei attaccata ingiustamente a causa di un’attenzione eccessiva posta sull’assenza di personaggi di colore. Negli ultimi anni, però, il punto di vista della Kauffman è radicalmente cambiato, e la creatrice della popolare sit-com ha affermato di aver compreso le critiche ora e di considerarle giuste, definendosi addirittura imbarazzata dal suo comportamento passato.

Ho imparato molto negli ultimi vent’anni“, ha affermato la Kauffman. “Ammettere ed accettare la colpa non è facile. É doloroso guardarsi allo specchio. Sono imbarazzata di non esserne stata consapevole 25 anni fa. É stato dopo ciò che è accaduto a George Floyd che ho cominciato a lottare con il fatto di aver interiorizzato un razzismo sistematico in modi dei quali non ero mai stata consapevole. É stato quello il momento in cui ho iniziato ad esaminare i modi in cui vi ho preso parte. Allora mi sono resa conto di dover rimediare“.

Martha Kauffman ha poi deciso di passare dalle parole ai fatti, donando 4 milioni di dollari alla sua alma mater, la Boston Brandeis University, per istituire una cattedra nel Dipartimento di Studi Africani e Afroamericani. Il fondo servirà a reclutare insegnanti più esperti e ad offrire migliori e nuove opportunità agli studenti, vecchi e nuovi.

 “Sento di essere stata finalmente in grado di fare in qualche modo la differenza in questo campo”, ha affermato la Kauffman. “ Devo dire che, dopo aver acconsentito a questo e quando ho smesso di sudare, non mi sono tolta un peso, ma mi sono alleggerita. Ma nella mia prossima produzione posso fare la cosa giusta, non è finita. Voglio chiarire subito che da ora in poi in ogni produzione che farò sarò consapevole nell’assumere persone di colore e nel ricercare attivamente giovani scrittori di colore. Voglio sapere che agirò diversamente da ora in poi. E allora mi sentirò libera da un peso“.

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