Futurama è la serie animata di successo creata da Matt Groening, la mente che ha ideato I Simpson. Ambientata nel trentunesimo secolo, vede al centro della trama il giovane Philip J. Fry che si risveglia mille anni nel futuro dopo essersi addormentato per sbaglio in una capsula per il sonno criogenico. Si ritrova quindi costretto ad abituarsi alla sua nuova vita, convivendo con creature aliene e robot e lavorando per l’azienda del suo pronipote, il professor Farnsworth. La serie animata è andata in onda sulla FOX dal 1999 al 2003 e successivamente nel 2008 ha avuto un revival di tre stagioni per Comedy Central. Questa estate poi dovrebbe uscire un nuovo revival, che per l’occasione è stato sviluppato da Hulu. La grande forza di Futurama non risiede solo nei suoi personaggi o nelle brillanti gag, ma anche nelle innumerevoli citazioni e parodie della letteratura e della cinematografia di fantascienza.
Sapevate che è stato sviluppato un teorema matematico appositamente per un episodio di Futurama?
Prende il nome di Teorema di Futurama e si tratta del primo teorema matematico mai sviluppato appositamente per una serie televisiva. Ad averlo ideato è stato lo sceneggiatore della serie animata, Ken Keeler, che ha conseguito un dottorato di ricerca in Matematica Applicata. È stato presentato nel decimo episodio della sesta stagione, intitolato Il prigioniero di Benda. Nella puntata il professor Farnsworth ed Amy creano una macchina capace di scambiare i corpi e cominciano a testarla. A un certo punto sorgono i primi problemi, quando si rendono conto che, dopo che due persone hanno fatto lo scambio, non possono tornare nei loro rispettivi corpi. Dopo la sorpresa iniziale, il professor Farnsworth e i Globetrotter uniscono le forze e riescono a trovare la soluzione. Per far tornare tutto come prima utilizzano due corpi, che non erano mai stati sottoposti a degli scambi.
Per riuscire a capire quale strada seguire però decidono di ideare proprio il Teorema di Futurama, la cui dimostrazione viene mostrata alla fine dell’episodio. Ma cosa prevede il teorema? Lo riporta il sito The Infosphere insieme a una spiegazione molto accurata:
Il teorema dimostra che, indipendentemente da quanti cambi mentali sono stati fatti tra due corpi, possono comunque essere riportati ai loro corpi originali usando solo due persone in più, a condizione che queste due persone non abbiano avuto alcun cambio mentale prima (supponendo che due persone non possano scambiare di nuovo le menti l’una con l’altra dopo il loro scambio originale).