Game of Thrones ha debuttato sull’emittents HBO nel 2011 (in Italia è arrivata grazie a Sky e la piattaforma NowTv) e ha ricevuto grandi consensi per tutta la sua durata, con molti elogi per l’adattamento dei romanzi di George R.R. Martin.
Il suo spin-off House of the Dragon ha recentemente concluso la sua prima stagione ed è stato anch’esso accolto da recensioni positive da parte di fan e critici.
La serie madre, andata in onda per ben otto stagioni, si è concentrata sulla questione sovranità a Westeros, con il Re dei Sette Regni che siede in cima al Trono di Spade nella Fortezza Rossa. Nei libri dell’autore il trono è descritto con un’altezza di una dozzina di metri e scolpito da centinaia di spade. L’adattamento televisivo di Game of Thrones ha ridotto le dimensioni, dandogli l’aspetto di un seggio più convenzionale, con decine di lame invece di centinaia.
La controversa storia sull’aspetto del Trono di Spade
In un’intervista al The Late Show with Stephen Colbert, George R.R.Martin ha dichiarato che la sua visione del trono non era pratica a causa delle limitazioni del set, che non consentiva un sedile di una dozzina di metri d’altezza. L’autore ha voluto sottolineare che il design del trono nella serie è più un’icona rispetto alla sua versione letteraria. Tuttavia, Martin continua dicendo che il trono che si vede in House of the Dragon è molto più più vicino alla sua visione grazie all’aumento delle risorse messe a disposizione per la realizzazione della serie:
“Il Trono di Spade originale nei libri è molto alto, e il re siede lassù, a 3 o 4 metri da tutti, compreso il popolo. È stato costruito dai fabbri: non è bello, non è simmetrico, è pieno di centinaia e centinaia di spade. Ma quando abbiamo iniziato a girare Game of Thrones, non avevamo un palcoscenico con un soffitto abbastanza alto per poter inserire un oggetto così maestoso, così hanno realizzato quella che è diventata una specie di icona della serie televisiva. Ma quando abbiamo avuto il nuovo show, abbiamo avuto un po’ più di spazio e siamo riusciti ad ampliarlo”.
Con lo spin-off che ha ricevuto una maggiore libertà creativa rispetto al suo predecessore, non sorprende che gli showrunner si siano presi il tempo di rappresentare il trono in modo un po’ più fedele ai libri. Sebbene non sia alto una dozzina di metri, il trono è circondato da molte più spade, che gli conferiscono un aspetto più intimidatorio. Con la maggior parte dell’azione che si svolge nella Fortezza Rossa e il conflitto principale dello show su chi succederà a Re Viserys, l’enfasi posta da House of the Dragon sul Trono di Spade si adatta a livello tematico e visivo.
L’adattamento è sempre un equilibrio difficile, in cui si deve tenere conto del materiale di partenza, ma l’adattamento stesso deve differenziarsi a sufficienza per stare in piedi da solo. Con le prime stagioni di Game of Thrones così strettamente aderenti ai romanzi, per alcuni fan è stato sicuramente sconcertante vedere il trono in uno stato ridotto. Con lo spin-off che sta andando bene, offre la possibilità di correggere alcune decisioni da parte degli showrunner della serie madre e si spera che Martin sia d’accordo sul fatto che il suo mondo è in mani sicure che possono gestire dettagli così importanti come il Trono di Spade.