Game of Thrones è finita già un paio di anni fa eppure il mondo di Westeros non smette di appassionare i fan. Ma è soprattutto la rete televisiva americana HBO che è interessata a continuare a raccontare la storia di una serie tv che è stata molto redditizia. Lo show ha ottenuto ben 58 Emmy durante la sua messa in onda ed è ben presto diventato un vero e proprio fenomeno globale e per questo l’emittente ha in mente di realizzare molte serie ambientate a Westeros. Pare che tra pochi giorni inizierà la produzione del prequel della serie tratta dai romanzi di George R.R. Martin House of the Dragon, ma ci sono molti progetti in cantiere indirizzati ai fan di Game of Thrones. Una settimana fa è stato annunciato che presto arriverà anche un altro spin-off sul regno di Dorne e un terzo progetto ambientato nei bassifondi di Approdo del Re. A quanto pare la HBO vorrebbe molti show realizzare ambientate nell’universo di Game of Thrones e lo farà con l’aiuto dell’autore della fortunata saga. Nonostante il flop di Nightflyers, la nuova serie con cui George R.R. Martin ha cercato di iniziare un nuovo capitolo, la HBO ha deciso ancora di lavorare con lui.
George R.R. Martin ha infatti firmato un accordo quinquennale con la HBO per realizzare 6 serie tv e non tutte saranno legate a Game of Thrones.
Dopo il grande successo che la trasposizione seriale di Cronache del ghiaccio e del fuoco ha donato alla rete, la HBO non vuole farsi scappare il noto e prolifico scrittore. Per questo, secondo quanto riportato in esclusiva da The Hollywood Reporter, gli avrebbe fatto firmare un accordo quinquennale che lo lega in esclusiva ai progetti della rete. E pare che per convincere Martin a firmare gli abbiano offerto una somma di denaro davvero da capogiro (si parla addirittura di una cifra a otto zeri!).
Del resto ora che la nuova piattaforma di streaming HBO Max è stata lanciata sul mercato i dirigenti hanno bisogno di garantirsi un buon numero di show così interessanti da spingere i serie tv addicted ad abbonarsi. E per battere la concorrenza, che ogni giorno diventa più numerosa, cosa c’è di meglio che tornare ad attingere a una serie che è stata un successo planetario? D’altra parte il mondo di Westeros è così ampio che si presta bene ad innumerevoli spin-off. Casey Bloys, chief content officer della HBO, ha detto che stanno decidendo a quale materiale attingere per offrire delle serie che possano reggere il paragone con Game of Thrones:
“Il modo in cui cerchiamo di approcciarci non è del tipo ‘Abbiamo bisogno di cinque show entro tre anni,’ ma ‘Quali sono le storie che vale la pena raccontare?’ Stiamo sviluppando più riprese di mondi diversi. Quello che voglio fare è quello che penso sia meglio dal punto di vista creativo. Preferisco che si tratti delle storie, degli showrunner e della loro visione, invece di colpire qualche obiettivo arbitrario per il numero giusto di show”.
George R.R. potrà quindi seguire i prequel e gli spin-off di Game of Thrones che sono attualmente in cantiere e quelli che potrebbero essere sviluppati in futuro. Ma lo scrittore sta lavorando anche a show che esulano dal mondo di questa serie tv. È impegnato prima di tutto nella scrittura di Who Fears Death basato sul romanzo fantascientifico di Nnedi Okorafor. Inoltre sta lavorando a Roadmarks, una serie tv fantascientifica ispirata all’omonimo romanzo di Roger Zelazny.
Nel frattempo il prequel di Game of Thrones sta iniziando a prendere forma. È stato confermato che la trama di House of the Dragon avrà come base il romanzo Fuoco e Sangue e quindi sarà ambientato 300 anni prima dell’inizio della storia che ben conosciamo. I dieci episodi della serie che sarà incentrata sulla storia della Casa Targaryen dovrebbero arrivare nel 2022. Sono stati rivelati anche i primi nomi degli attori che figureranno nel cast: Paddy Considine, Olivia Cooke, Emma D’Arcy e Matt Smith. Ed è stata proprio Olivia Cooke a darci qualche informazione su quello che possiamo aspettarci dal prequel. L’attrice ha chiarito che non ci sarà la medesima violenza contro le donne a cui Game of Thrones ci ha abituato:
“Non sarei a mio agio a far parte di niente che contiene quel tipo di violenza grafica contro le donne, giustificata solo dal fatto di essere allettante per gli spettatori. Ho avuto la fortuna di poter leggere le sceneggiature del prequel, ed è molto diverso dalle prime stagioni di Game of Thrones. Non credo che sarebbe giusto per loro includere nulla di tutto ciò”.
Cosa vi aspettate dagli spin-off di Game of Thrones?