Forse per lui c’è ancora una speranza. Speranza di sopravvivere e speranza di uscire (magari un giorno ancora molto lontano) dalla friendzone. Ma facciamo un passo alla volta. Alla fine della sesta stagione di Game of Thrones, Jorah Mormont è “costretto” da Daenerys Targaryen a trovare una cura per il morbo grigio che lentamente lo sta portando verso un destino crudele e indegno. Il fato lo ha portato a marcire nella Cittadella, dove i maestri, non conoscendo una cura certa per il morbo grigio, non si sono sforzati più di tanto di migliorare la sua situazione.
Al povero Jorah rimangono “pochi giorni di vita” e, convintosi ormai che neanche in questa stagione non ci sarà una gioia per lui, preso dallo sconforto e dalla tristezza, decide di scrivere una lettera per la sua amata Khaleesi, confessandole il suo amore (purtroppo per lui non corrisposto).
“Khaleesi, I came to the Citadel in the last hope that the maesters could treat me, as you ordered. Even with all their arts, I am beyond any cure but the grave. I have had a longer life than I deserved, and I only wish I could’ve lived to see the world you’re going to build, standing by your side. I have loved you since the moment I met you”.
“Khaleesi, Sono venuto alla Cittadella nella speranza che i maestri riuscissero a curarmi, come tu avevi ordinato. Ma nemmeno tutte le loro conoscenze sono riuscite a salvarmi, e non mi aspetta altro se non la tomba. Ho avuto una vita molto più lunga di ciò che meritavo, l’unico mio desiderio era riuscire a vedere il mondo che stai per costruire, stando al tuo fianco. Ti ho amata dal primo momento in cui ti ho conosciuta”.
Povero Jorah…
Per fortuna, alla Cittadella c’è qualcuno più cocciuto di un mulo, che ha deciso di aiutarlo giocando all’allegro chirurgo: Sam Tarly (nella 7×02) scende in campo, e libro alla mano, si improvvisa medico e con la sua inesperienza, ma con tutto il suo buon cuore, tenta di salvare la vita al nostro Jorah.
Chissà se per Jorah è arrivata l’ora di ricevere una gioia?