Chi conosce e legge libri di genere fantasy conosce il piacere di aprire un nuovo libro e guardare la mappa di quel mondo che si sta per esplorare. JRR Tolkien ha reso nota questa modalità con la sua serie Il Signore degli Anelli. Le mappe della Terra di Mezzo, del Continente Occidentale e di altre terre immaginarie possono essere avvincenti quanto le storie stesse.
Una serie tv fantasy che ci ha regalato un mondo con terre immense da esplorare e immaginare nelle nostre menti è Game of Thrones di George R.R. Martin, ispirata alla serie di romanzi dello stesso autore dal nome Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco. La serie televisiva è durata ben otto stagioni, dal 2011 al 2019 ed è stata prodotta e distribuita dall’emittente HBO. Malgrado il finale controverso, del quale ancora viene chiesto agli attori (l’ultimo a parlarne è stato Peter Dinklage), Game of Thrones rimane un must della cultura televisiva.
Approdo del Re e il resto del mondo di Martin verranno esposti in un museo
La Huntington Library, Art Museum e Botanical Gardens di San Marino, in California, ha aperto una nuova mostra chiamata “Mapping Fiction“.
In mostra ci sono circa 70 oggetti della collezione del museo, tra cui mappe elaborate che accompagnavano le prime edizioni della trilogia de Il Signore degli Anelli, Game of Thrones di Martin, L’isola del tesoro di Robert Louis Stevenson e tanto altro. La mostra include diagrammi disegnati a mano (e non pubblicati) che Octavia E. Butler ha disegnato per la sua serie Parable.
L’ispirazione dietro la mostra non ha nulla a che fare con Tolkien o Martin; tutto nasce da Ulisse, il famoso romanzo di James Joyce del 1920 sul viaggio di un uomo che attraversa la città di Dublino nel corso di una giornata. Joyce non voleva che il suo libro fosse pubblicato con nessuna mappa della città, ma la mostra ne avrà diverse ispirate; mostreranno Dublino non così com’è, ma come “esiste in modo univoco nel romanzo di Joyce“. La curatrice della mostra, Karla Nielsen, ha commentato:
“Joyce non voleva assolutamente che Ulisse fosse pubblicato con uno schema, una mappa di Dublino, un qualsiasi tipo di spiegazione. La sua resistenza mi ha spinto a pensare a come funzionano le mappe quando sono inserite in un romanzo cartaceo. Come influenzano il modo in cui i lettori immaginano la narrazione?”
Secondo Art Net, la mostra contiene anche le prime edizioni di El Ingenioso Hidalgo Don Chisciotte de la Mancha di Miguel de Cervantes, I viaggi di Gulliver di Jonathan Swift e Il giro del mondo in 80 giorni di Jules Verne. Il museo ha messo a disposizione alcune immagini della mostra sul loro sito.
“Mapping Fiction” sarà in mostra fino al 22 maggio.