Uno dei momenti più famosi di Game of Thrones è il Red Wedding. In una svolta devastante, il Re del Nord Robb Stark (Richard Madden) viene ucciso insieme con sua moglie, sua madre Catelyn (Michelle Fairley) e tutti i suoi soldati a un matrimonio ospitato da Walder Frey (David Bradley).
I fan dello show che non avevano letto i libri sono rimasti sbalorditi dalle brutali morti dei personaggi, soprattutto perché erano alcuni dei più importanti dello show. La serie era già nota per la sua tendenza a uccidere personaggi principali, e il Red Wedding ha contribuito a consolidare quella reputazione.
In un recente post sul suo blog, George R.R. Martin (autore della saga) ha rivelato che avrebbe sempre voluto fare un cameo, e ha anche cercato di trovare la strada in momenti diversi. In particolare, Martin ha confessato che voleva “morire in modo orribile al Red Wedding“: l’autore lo riteneva giusto, perché “ne era responsabile“. Alla fine, tuttavia, è stato deciso che l’inclusione di un volto familiare come il suo in un momento potente e straziante “avrebbe potuto distrarre gli spettatori dal momento“.
Martin ha aggiunto che in effetti ha girato un cameo per la serie, ma alla fine fu rimosso. Nel pilot originale di Game of Thrones, l’autore doveva interpretare un ospite al matrimonio di Daenerys e Khal Drogo (Jason Momoa). Tuttavia, la Madre dei Draghi che fu inizialmente interpretata dall’attrice Tamzin Merchant finì per essere sostituita da Emilia Clarke.
A causa delle riprese che seguirono, il cameo di Martin fu però eliminato. Lo scrittore della saga voleva anche che la sua testa mozzata si unisse a quella di Ned Stark (Sean Bean) nella Rocca Rossa, ma il budget non lo permetteva.
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