Game of Thrones, uno dei più grandi successi nella storia di casa HBO, perde uno de suoi interpreti “pelosi”: è morto a 21 anni Bart l’orso, comparso nella serie nell’ingrato ruolo della belva che doveva affrontare Brienne di Tarth nel combattimento per la vita di Jaime Lannister nell’episodio “L’orso e la fanciulla bionda”. Il personaggio di Brienne di Tarth è indubbiamente uno dei più interessanti e allo stesso tempo meno analizzati della saga: per questo l’abbiamo messa noi in analisi nella rubrica l’analista di Game of Thrones: Brienne di Tarth sul lettino dello psicologo“. E per non farci mancare nulla abbiamo “sezionato” anche la sua metà, l’amore impossibile: Jaime Lannister contro Jaime Lannister. Avrebbero meritato un lieto fine? Forse sì: non è sicuramente l’unico rimpianto che ci portiamo dietro dal finale di Game of Thrones.
L’orso grizzly Bart the Bear II, che poteva vantare più comparsate in film e serie che molti attori umani, è morto pacificamente nella sua casa di Heber City, nello Utah, questo mese. La salute dell’attore da 1.400 libbre era in declino da un anno, secondo il magazine The Wrap.
Durante la sua vita, Bart è apparso nei film “Dr. Dolittle 2”, “Evan Almighty” e “Into the Wild” tra gli altri, per non parlare dei numerosi ruoli in programmi tv, tra cui “Game of Thrones” e spot pubblicitari.
Più importante della sua prolifica carriera hollywoodiana, tuttavia, è stato il suo ruolo di ambasciatore per l’associazione che si batte per la conservazione dell’habitat dell’orso grizzly Vital Ground Foundation: ecco cosa hanno scritto su Instagram i co-fondatori del gruppo per ricordare l’orso Bart.
“Bart ha vissuto una vita estremamente fuori misura, piena dell’amore e della cura dei suoi allenatori e compagni di sempre, i co-fondatori di Vital Ground Doug e Lynne Seus. Sia che la sua potente presenza ti abbia catturato attraverso i film o di persona, siamo grati per il tuo legame con i grizzly e per la vita e l’eredità di Bart come ambasciatore della conservazione per i suoi cugini selvaggi”.
La storia di Bart, l’ordo di Game of Thrones, è davvero speciale. Bart the Bear II è cresciuto nelle montagne Wrangell dell’Alaska con sua sorella, Honey Bump. La coppia era stata trovata affamata e isolata dopo che un biologo studioso degli orsi aveva seguito le tracce degli stivali di un cacciatore fino alla loro tana. Il cacciatore aveva ucciso la madre degli orsetti, ma i cuccioli si sono salvati e hanno avuto un’altra possibilità di vivere, accolti dalla famiglia Seus.
Il nuovo Bart divenne Bart the Bear II, dal nome di Bart the Bear, il primo grizzly che la famiglia Seus aveva accolto, nel 1977. Bart the Bear I aveva goduto di una carriera come attore lunga ben 23 anni, con film tra cui “Legends of the Fall” e “White Fang” (tra altri 30 titoli) prima di morire nel 2000.
“A Bart l’Orso II sopravvivono sua sorella Honey Bump, il suo amico Tank the Bear e la sua famiglia”, conclude il necrologio prima di elencare i parenti umani di Bart. “Il Seus Clan è per sempre onorato e grato di aver condiviso le nostre vite con questo nobile grizzly. Vola libero Amato Gigante”.