Stava per andare in onda la premiere della quinta stagione di Game of Thrones e su internet sono trapelati i primi quattro episodi. Questi quattro episodi provenivano da uno screener di DVD inviato alla critica in vista della prima della stagione. Secondo alcune stime, gli episodi sono stati scaricati oltre un milione di volte. Portando così gli spettatori di Game of Thrones a guardarli in un giorno solo e non aspettare la messa in onda settimanale (almeno per le prime quattro settimane). Il calo registrato è risultato evidente specie in quel frangente, dove già mezzo mondo aveva visto le puntate.
Dopo questo la HBO ha provveduto a correggere il suo errore e ha deciso di non inviare più gli episodi ai critici. Nonostante questo, l’emittente ha continuato ad essere vittima di hacker e altre minacce. La settima stagione è la prova che purtroppo per non far diffondere è segregare tutto il cast nei sotterranei di Winterfell.
Secondo un nuovo rapporto di Wojciech Hardy dell’Istituto per la ricerca strutturale e secondo l’Università di Varsavia, la fuga di notizie della quinta stagione ha portato a una diminuzione delle visualizzazioni. Ma non solo poiché ha ispirato persone che in precedenza non avevano mai avuto a che vedere con la pirateria a iniziare, non solo per Game of Thrones ma per le Serie Tv in generale. Lo studio di Hardy si basa su un aumento dei termini di ricerca Google. Pare infatti che venisse sempre più ricercato “Il Trono di Spade guarda Online”; oppure “Game of Throneses5e5”.
Però è anche vero che la settima stagione ha registrato ascolti record più della sesta e a sua volta la sesta più della quinta. Questo perché sempre secondo la ricerca, è molto probabile che la pubblicità abbia influito a far cambiare idea ai pirati facendoli passare a canali di distribuzione autorizzati.