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La messa in onda di una puntata di Game of Thrones ha messo nei guai una tv nel Regno Unito

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Game of Thrones ci ha dimostrato che è proprio vero che il lupo perde il pelo, ma non il vizio. L’adattamento seriale della saga di romanzi di George R.R. Martin è considerata una delle migliori serie fantasy di sempre, ma è anche uno dei prodotti televisivi che negli anni scorsi più ha fatto discutere. Durante la messa in onda delle sei stagioni si sono sprecate le polemiche sul eccessivo numero di scene di violenza sessuale o su alcune sequenze giudicate troppo crude. Nemmeno lo spin-off uscito quest’anno è riuscito a uscire indenne dalle critiche di questo tipo. Dopo che è stato distribuito il primo episodio, House of the Dragon è stata attaccata per non aver inserito un Trigger Warning per la scena del parto della regina Aemma Arryn. Eppure sorprendentemente Game of Thrones continua a scatenare polemiche anche a tre anni dalla messa in onda dell’epilogo.

Una replica di Game of Thrones è stata addirittura censurata nel Regno Unito dall’Ofcom.

Secondo quanto è stato riportato da Deadline, il fatto è accaduto lo scorso 19 agosto nel Regno Unito dove Sky Atlantic ha trasmesso la replica di un episodio di Game of Thrones nella fascia diurna (verso le 7.35 circa). Fin qui non sembra esserci nulla di strano, se non fosse che per un problema tecnico la puntata è andata in onda senza che i genitori avessero la possibilità di inserire la password per il parent control. Nel Regno Unito le emittenti televisive possono trasmettere contenuti, che contengano delle parolacce o scene comunque inappropriate per un minore, prima delle 21 solo se bloccano questi show con il codice PIN per il parent control. Il responsabile dell’emittente televisiva si è accorto dell’errore, solo quando ormai l’episodio era iniziato da 40 minuti, e ha provato a riparare i danni censurandolo.

L’Ofcom, l’autorità che si occupa di regolare e controllare gli enti comunicazione nel Regno Unito, ha fatto un reclamo alla divisione britannica di Sky, affinché censuri le repliche pomeridiane di Game of Thrones che contengono troppe parolacce. Il 20 dicembre sono arrivate le scuse ufficiali di Sky. L’emittente ha attribuito l’accaduto a un “errore tecnico” e ha assicurato agli telespettatori e all’Ofcom che la situazione non si ripeterà più. Sky ha spiegato che un aggiornamento del software ha comportato la creazione di un “eccesso di dati” che, a sua volta, “ha causato l’esaurimento prematuro della memoria del sistema“. È stato questo ad aver fatto sì che scomparisse per qualche minuto la protezione tramite PIN. Sky si è scusata anche con i suoi abbonati:

Siamo pienamente consapevole che i contenuti forti non vadano trasmessi prima delle 21 senza la necessaria protezione PIN obbligatoria. Non è mai stata nostra intenzione offendere o turbare i nostri telespettatori“.

L’Ofcom ha accettato le scuse dell’emittente e la questione si è chiusa nelle scorse ore, come riportato da Deadline. Fa sorridere però che ad aver fatto indignare l’ente inglese sia stato il linguaggio inappropriato della serie, che avrebbe potuto turbare i più piccoli, quando sappiamo bene quali sequenze ci fossero nello show.

Fortunatamente l’episodio di Game of Thrones andato in onda non era uno dei più violenti, altrimenti Sky avrebbe avuto una bella gatta da pelare.