GAME OF THRONES: CRESCENDO SUL SET MAISIE WILLIAMS SI È VERGOGNATA DEL SUO CORPO
Maisie Williams interprete di Arya Stark in Game of Thrones, ha dichiarato di essersi sentita a disagio per il suo corpo che cambiava mentre era sul set della serie:
Intorno alla seconda o alla terza stagione il mio corpo ha iniziato a maturare e io iniziavo a diventare una donna, ma Arya doveva ancora tentare di mascherarsi da ragazzo. Dovevo avere i capelli molto corti, mi coprivano di terra e fango, mi truccavano il naso in modo da farlo sembrare più largo e rendermi più mascolina. Mi mettevano anche una specie di cintura sul petto, per appiattire la crescita che era ormai iniziata. La vita sul set era orribile per sei mesi all’anno, e mi sono anche un po’ vergognata per qualche tempo.
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BIG MOUTH. SCOPPIA LA POLEMICA PER UNA PARTICOLARE RAPPRESENTAZIONE DELLA SESSUALITÀ
Big Mouth è la serie animata Netflix nota per trattare il tema della sessualità in maniera diretta e spudorata. Ma c’è un personaggio dei nuovi episodi che ha generato una forte polemica da parte della comunità LGBTQ.
Il nuovo personaggio tiene infatti un monologo in cui parla del suo essere pansessuale e lo presenta come qualcosa di opposto alla bisessualità, qualcosa di non legato a scelte di genere.
Alcuni si sono quindi risentiti per come sono stati presentati i bisessuali, come se fossero non inclusivi di altre espressioni di genere come trans, e che proprio i trans apparissero come una sorta di terzo genere, diverso da uomo o donna.
Andrew Goldberg, co-creatore della serie, ha dichiarato.
Qui abbiamo perso il punto con la definizione di bisessualità contro pansessualità, e i miei colleghi creatori e io ci scusiamo sinceramente per aver fatto sentire mal rappresentate delle persone. Ogni volta che cerchiamo di definire qualcosa di così complesso come la sessualità umana, è una grande sfida, e questa volta avremmo potuto far meglio. Grazie alle comunità trans, pan e bi per aver aperto i nostri occhi su queste problematiche importanti e complesse che riguardano la rappresentazione. Siamo in ascolto e non vediamo l’ora di trattare tutto questo meglio nelle prossime stagioni.