Un interessante sondaggio distribuito nei giorni scorsi sta offrendo un quadro chiaro a proposito dell’approccio di Gen Z e Millenial nei confronti delle serie tv e dei film. Con un responso inequivocabile: hanno bisogno di produzioni originali e non di franchise estesi oltremisura.
Così, quantomeno, emerge da un sondaggio commissionato negli Stati Uniti dalla piattaforma di streaming freemium (gratuita, in sostanza) Tubi. Il campione coinvolto oscilla tra i target Gen Z (dai 18 ai 25 anni circa) e Millenial (dai 25 ai 40 anni circa), impegnati nella visione di contenuti in streaming per almeno un’ora alla settimana.
Tanti gli spunti interessanti: se da un lato parte delle considerazioni emerse sono piuttosto scontate, dall’altra arriva una risposta definitiva su un tema affrontato anche da noi a più riprese. Un tema che potrebbe dare una direzione differente a film e serie tv nei prossimi anni: i giovani si stanno stancando dei franchise.
Basta con remake, prequel, sequel, reboot e spin-off di vario tipo: Gen Z e Millenial hanno bisogno d’altro.
Il tema, a dirla tutta, sarebbe molto più complesso e sarebbe a dir poco azzardato intonare il de profundis dei grandi franchise (seppure non siano mancati i problemi negli ultimi anni), ma l’indicazione è chiara. E se verrà confermata da sondaggi futuri, potrebbe offrire una direzione alternativa alla televisione e al cinema del futuro prossimo.
“Gli spettatori cercano sempre più idee fresche e innovative che allarghino i confini. Non vogliono più versioni rimaneggiate di storie preesistenti – si legge in un documento messo a disposizione degli esperti di marketing e ottenuto da IndieWire“.
Detto ciò, passiamo ai dati emersi.
- il 74% dei giovani includibili nei target Gen Z e Millenial preferisce i contenuti originali ai vari franchise (spin-off, remake e reboot di vario tipo).
- Il 71% degli stessi non ha problemi ad affidarsi a “creator indipendenti” (o comunque di seconda fascia).
- L’89% degli stessi apprezza la diversità nelle offerte editoriali e necessita di un’offerta ampia e variegata: non solo nuovi contenuti, ma anche i grandi classici.
- Il 96% degli intervistati prova una certa nostalgia nei confronti dei vecchi prodotti di qualità e li richiede all’interno del catalogo del network selezionato. Li vuole guardare nei momenti di noia, e in tal senso si privilegiano le sit-com storiche (Friends e The Office, per esempio). L’avevamo sostenuto anche noi in un articolo di qualche tempo fa dedicato al successo “immortale” delle vecchie comedy.
Le nuove generazioni sono attentissime ai costi (chissà perché…)
- Secondo il sondaggio, il 99% delle famiglie statunitensi è abbonato ad almeno un servizio di streaming. Il 50% degli intervistati è cauta sui costi e rivaluta frequentemente l’opportunità di mantenere attivo o meno l’abbonamento sottoscritto.
- Importante, per gli intervistati della Gen Z o Millenial, l’esistenza di servizi di streaming che sono sostenuti interamente o in parte dalla presenza di inserzioni pubblicitarie.
- Il 75% del campione utilizza regolarmente almeno un servizio supportato da pubblicità. Gran parte preferirebbe avere un proprio account gratuito al posto di un account condiviso a pagamento.