Sono passati ormai 8 anni da quando George Lucas, il padre di Star Wars, ha “abbandonato” la sua creatura nelle mani della Disney. Tutto il franchise, tutti i diritti, tutto ciò che riguardava il mondo fantascientifico che ha incantato generazioni e milioni di fan, passò definitivamente alla Disney nel 2012, in quello che fu un vero e proprio accordo miliardario.
Ma cosa spinse davvero George Lucas a cedere tutto quanto? Solo motivi economici?
Soprattutto, ma non solo. La ragione risiede anche in ragioni “anagrafiche” e sentimentali.
Infatti, come dichiarato a Paul Duncan, autore del libro The Star Wars Archives Episodes I-III, Lucas avrebbe optato per questa soluzione drastica in seguito a un attento esame di coscienza.
Ecco le sue parole:
Nel 2012 avevo 69 anni. La domanda che mi sono posto è stata: “Che cosa farò per il resto della mia vita? Voglio continuare così?“. Alla fine ho deciso che preferivo crescere mia figlia e godermi la vita.
Inoltre aggiunge:
Non avrei potuto vendere la Lucasfilm e convincere qualcuno a dirigere le produzioni, questo non è un ritiro. Ne L’impero colpisce ancora e ne Il ritorno dello Jedi ho cercato di starne alla larga, senza riuscirci. Ero sul set tutti i giorni. Anche se le persone erano mie amiche e facevano un lavoro eccelso non era come se lo facessi io. Era come essere stato “licenziato” in un certo senso. Sapevo che probabilmente non avrebbe funzionato di nuovo una cosa del genere, che mi avrebbe creato frustrazione. Sono uno di quei micromanager, non posso farci niente. Quindi ho pensato che avrei rinunciato, mi sarei goduto quello che avevo e poi non vedevo l’ora di crescere mia figlia.
George Lucas, uno stacanovista con più di 40 anni di gloriosa carriera, ha messo così in atto uno dei divorzi più clamorosi della storia del cinema moderno, che però non ha interrotto la magia di una saga nata nel 1977 e che ancora oggi continua a incantare adulti sognanti e nostalgici e nuovi piccoli fan rapiti dal fascino di un universo narrativo meraviglioso e abnorme.