Nel 2020, l’attrice Gina Carano è stata licenziata dal suo ruolo di Cara Dune nella serie televisiva di Star Wars The Mandalorian. Il fatto ha mandato all’aria i piani della piattaforma streaming Disney+ per uno show intitolato Rangers of the New Republic. Show che avrebbe coinvolto, naturalmente, il suo personaggio. Secondo The Hollywood Reporter, Carano starebbe facendo causa alla Disney e alla Lucasfilm per licenziamento illegittimo e discriminazione sessuale. L’attrice chiederà che la Lucasfilm la reinserisca nel cast e le consegni almeno 75.000 dollari di danni come risarcimento.
Disney ha licenziato Gina Carano per quello che ha definito un comportamento “ripugnante e inaccettabile” sui social media. Ma riassumiamo rapidamente alcuni dei motivi che hanno portato al suo licenziamento. La star aveva anzitutto deriso la pratica della condivisione dei pronomi. Aveva ripetuto affermazioni false sul furto delle elezioni del 2020. Per inciso, aveva condiviso questa affermazione circa due mesi prima dell’attacco al Campidoglio del 6 gennaio 2021. E infine, aveva postato un messaggio in cui paragonava le critiche ai conservatori moderni a ciò che gli ebrei hanno subito durante l’Olocausto in Germania.
Quest’ultimo messaggio sembra essere stata goccia che ha fatto traboccare il vaso per l’azienda di Topolino, che ha licenziato Gina Carano nel febbraio del 2021
A sostegno della sua tesi, la denuncia di Carano tira in ballo l’attività sui social media delle star maschili. Stando a quanto denuncia, questi avrebbero fatto a loro volta commenti denigratori sulle persone, ma senza subirne conseguenze. Il primo a subire le allusioni di Gina Carano è la sua co-star, Pedro Pascal. L’attore avrebbe postato un meme che paragona i detenuti in un campo di concentramento durante la Seconda guerra mondiale ai giovani immigrati al confine tra Stati Uniti e Messico nel 2018. O ancora, un meme in cui Bert ed Ernie di Sesame Street tengono in mano una bandiera e un cartello “Black Lives Matter”. L’attrice cita anche i post di Mark Hamill, che è tornato a interpretare brevemente Luke Skywalker in The Mandalorian.
Nella sua richiesta di risarcimento, Gina Carano accusa discriminazione a causa del suo sesso. Come prova cita il fatto che Pascal e Hamill non rientrano nel novero di attori incriminati per le proprie dichiarazioni a sfondo politico. THR fa notare che i dipendenti a tempo indeterminato del settore privato, come Carano, hanno spesso difficoltà a ottenere un risarcimento per i licenziamenti dovuti a post pubblicati online in violazione della politica aziendale. Questo in parte perché – a differenza dei dipendenti pubblici – non sono protetti dalla disciplina prevista dal primo emendamento.
Un’altra novità è che il caso è finanziato da Elon Musk, il proprietario di X, ex Twitter. È infatti proprio qui che Gina Carano ha fatto molti dei commenti che l’hanno fatta finire nei guai con la Disney. In precedenza, Musk aveva dichiarato di voler pagare le spese legali per gli utenti che si ritengono offesi a causa della loro attività sulla sua piattaforma.