Se il personaggio di Rachel Berry si annovera tra le prime posizioni dei personaggi più fastidiosi delle serie tv, non molto lontano, secondo i membri di Glee si collocherebbe Lea Michele. Il cast della serie è sempre stato descritto come turbolento dove si insinuavano lotte di potere e crisi adolescenziali. Uno di questi membri del cast, proprio la Michele, pare non fosse ben vista dalle co-star (Naya Rivera una di queste). In queste giornate dove molte persone famose si sono mosse in prima linea per combattere gli atteggiamenti razzisti, Lea Michele viene presa di mira.
L’attrice Samantha Ware ha accusato la sua ex co-protagonista di aver reso la sua permanenza nello show un “inferno vivente” a causa di “microaggressioni traumatiche”. Questo è accaduto lunedì sera qado la Ware ha risposto a un tweet di Lea, che aveva postato un messaggio contro la morte di George Floyd con l’hashtag #BlackLivesMatter: “George Floyd non se lo meritava. Non è stato un incidente isolato e deve finire. #BlackLivesMatter”. Questo tweet è stato scritto sabato e dopo due giorni non è mancata ad arrivare la risposta di Samantha Ware:
“Ricordi quando hai reso il mio primo concerto in televisione un vero inferno?!?! Perché non lo dimenticherò mai. Credo che tu abbia detto a tutti che se ne avessi avuto l’opportunità avresti “cag***to nella mia parrucca!” tra le altre microaggressioni traumatiche che mi hanno fatto mettere in discussione una carriera a Hollywood”.
Samantha Ware ha avuto un ruolo ricorrente interpretando Jane Hayward nella sesta stagione di Glee nel 2015, ed è apparsa in 11 episodi. La serie della Fox è stato il suo primo ruolo televisivo, e da lì è apparsa in “What/If”, “Chicago Med” e “God Friended Me”. Anche altri membri del cast della serie tra cui Alex Newell, Amber Riley e Dabier Snell, hanno reagito alle accuse, mostrando sostegno a Ware e gettando più dubbi su Lea Michele.