Per chi è stato un fan della serie televisiva Glee, si ricorderà sicuramente dell’impatto che ha avuto lo show e di tutti i suoi protagonisti; uno su tutti è stato l’attore Cory Monteith, il quale interpretava uno dei personaggi principali, Finn Hudson, un liceale dall’animo gentile che è apparso nelle prime quattro stagioni fino alla prematura scomparsa di Monteith nel luglio 2013.
Il cast e la troupe gli hanno reso omaggio con l’episodio “The Quarterback” della quinta stagione, che ha confuso i confini tra la storia e la vita reale ed è servito essenzialmente come un modo per la serie di dire un sentito addio a un immenso talento scomparso troppo presto.
Ryan Murphy e le nuove dichiarazioni su Cory Monteith
Tuttavia, durante un’intervista al podcast And That’s What You REALLY Missed con le ex star di Glee, Jenna Ushkowitz e Kevin McHale, lo showrunner e produttore Ryan Murphy, ha ammesso che la serie drammatica della Fox probabilmente non sarebbe tornata dopo la morte di Cory Monteith se avesse avuto la possibilità di fare le cose in modo diverso oggi.
Condividendo i suoi ricordi del defunto attore, morto all’età di 31 anni a causa di una combinazione tossica di alcol ed eroina, lo showrunner ha parlato candidamente di come “The Quarterback” sia stato girato troppo velocemente dopo la perdita e di come non ci sia stato modo di riprendersi:
“Ci ho pensato molto di recente, e ad oggi non l’avrei fatto. Mi sembrava che fosse troppo crudo e troppo presto. Se potessi rifare tutto daccapo, sapendo quello che so, probabilmente avrei detto: ‘Sai cosa? Ci prendiamo un anno di pausa, ci sentiamo e vediamo”. Ma tutti noi sapevamo che quando è successo, i nostri cuori si sono spezzati. E tutti noi avevamo finito. Lo spirito e la gioia avevano lasciato l’edificio”.
Murphy ha organizzato un evento in onore di Monteith alla fine di luglio 2013, dopo la scomparsa dell’attore, a cui hanno partecipato il cast, la troupe e i creatori di Glee, oltre ad altre persone coinvolte nella serie tv. Dopo essersi consultati con Lea Michele, che interpretava Rachel Berry nello show e che aveva frequentato l’attore, si è deciso di posticipare le riprese dei nuovi episodi, ma alla fine di continuare. Nell’intervista rilasciata al podcast, Murphy ha dichiarato che ciò ha avuto molto a che fare con il fatto che i membri della troupe dipendevano dalla serie come fonte di reddito.
All’interno di “The Quarterback” non viene mai dichiarato il motivo della morte di Finn. In una voce fuori campo, Kurt Hummel (Chris Colfer) afferma che non si tratta di come il personaggio sia morto, ma di come abbia vissuto. Glee è continuato per altre due stagioni senza Monteith, concludendosi nel 2015, e il suo personaggio verrà comunque menzionato e apparirà come parte di filmati già utilizzati. Nel finale, Sue Sylvester dedica l’auditorium della scuola alla memoria di Finn, dandogli il suo nome. Questo è stato un riconoscimento di quanto il personaggio – e l’attore che lo ha interpretato – fosse centrale per l’intera serie.
Tuttavia, come dimostrano le dichiarazioni dello showrunner e i sentimenti contrastanti di McHale e Ushkowitz, si è trattato di una situazione difficile per tutte le persone coinvolte, e non solo per loro. Anche se dal punto di vista creativo poteva sembrare giusto concludere lo show dopo una situazione così inaspettatamente tragica, non sarebbe stata una decisione semplice da prendere.