Grey’s Anatomy è, con ogni probabilità, uno dei medical drama più longevi nella storia delle serie tv. Con una storia che va avanti ormai da ben 18 anni (e che a quanto pare nella prossima stagione vedrà il ritorno inaspettato di Kate Walsh nel ruolo di Addison Montgomery) gli scivoloni avvenuti nel corso del tempo sono stati diversi (fate un salto qui per vedere quali sono stati i buchi di trama più irritanti della serie tv), ma in linea di massima la storia proposta da Shonda Rhimes non ha mai smesso di avere successo. Basti pensare che un’azienda americana ha deciso di pagare le persone per vedere gli episodi della serie tv. Insomma, la presa che la storia fa sul pubblico, dopo così tanti anni, è davvero notevole.
Certo è che, con il passare degli anni, cambiano anche moltissime cose. E se abbiamo detto tantissimi addii a personaggi più o meno amati durante queste 17 (presto 18) stagioni di Grey’s Anatomy, abbiamo visto accogliere anche tanti nuovi membri all’interno del Seattle Grace Hospital. Altre nuove leve sono poi state aggiunte anche nell’organico di produzione della serie tv. Di recente è stato infatti annunciato l’arrivo di un nuovo sceneggiatore per la diciottesima stagione. Si tratterebbe del brasiliano Beto Skubs, pronto a dare nuova linfa vitale per i prossimi episodi, in arrivo il prossimo 30 settembre. La scelta non è certo ricaduta su di lui a caso: gli spettatori infatti sanno bene che già durante la 17esima stagione si è provato a dare maggiore rilevanza al mondo dei latinos e delle diversi minoranze etniche presenti negli Stati Uniti, dal momento che sembra fossero tra le più colpite dalla pandemia di Covid-19.
Sembra però che il nuovo sceneggiatore di Grey’s Anatomy non avrà affatto vita facile, visto che è già stato riempito da centinaia e centinaia di messaggi dei fan, tutti con richieste diverse e, alle volte, bizzarre.
Se c’è una cosa difficile nel mondo delle serie tv, soprattutto quando si hanno di fronte storie amate e longeve come quella di Grey’s Anatomy, è riuscire a mantenere una coerenza narrativa costante e, possibilmente, accontentando la stragrande maggioranza del pubblico. Già solo pensando alla situazione del nostro amato medical drama potrete rendervi conto che non sempre questi due aspetti riescono ad essere rispettati contemporaneamente. Tra le varie richieste arrivate a Skubs spiccano il riportare in vita personaggi già morti e l’evitare di ucciderne altri già presenti nella storia. A rivelarlo è stato lo stesso sceneggiatore durante un’intervista al magazine Quem.
Lo scrittore ha tentato di rassicurare i fan di Grey’s Anatomy il più possibile, dicendo che non è nelle sue intenzioni eliminare altri personaggi. Ha però tenuto a specificare che a volte le dinamiche di una serie tv drammatica implicano, per loro natura, il rischio di perderne alcuni. Senza questo sviluppo, infatti, si perderebbe l’imprevedibilità che rende lo spettacolo coinvolgente. Nello specifico Skubs ha dichiarato: “Sono un ragazzo pacifico. Non c’è nessuno sulla mia lista di omicidi. Ho ricevuto molti messaggi dai fan della serie che mi chiedevano di resuscitare alcuni personaggi, ucciderne altri o non lasciare morire nessun altro. Se non c’è pericolo nella serie, se nessuno può nascere o morire, allora non c’è niente da guardare. Non vogliamo uccidere nessuno, ma raccontare le migliori storie possibili, le più emozionanti, con più drammi e più conflitti. La cosa bella di Grey’s Anatomy , visto che tante persone muoiono, è che lo spettatore avverte un senso di pericolo“.
D’altro canto il potere di decidere della vita dei diversi personaggi non è nelle mani di un solo sceneggiatore. Ogni scelta da questo punto di vista viene presa in team e deve essere concordata anche con la direzione creativa della showrunner, che nel caso di Grey’s Anatomy è Krista Vernoff. Skubs ha inoltre aggiunto: “Ci sono fino a 22 persone nella sala del copione, inclusi consulenti medici, assistenti e produttori. È un processo estremamente collaborativo, come uno sport di squadra. Non potrei cambiare la visione, ma contribuire a come la squadra riesce a raccontare la storia migliore e a portare una visione che è la mia, essendo brasiliano, latino, e tutta la mia visione del mondo, che è unica“.
Tra le altre cose, lo sceneggiatore ci ha anche tenuto a ricordare che alle volte l’uscita di scena di una dato personaggio viene data anche da una specifica richiesta dell’attore, che magari vuole lanciarsi in altri progetti, o altre volte ancora perché è necessario rispettare un budget. Come da lui dichiarato: “Ci sono uscite e entrate di personaggi che non hanno necessariamente a che fare con la storia che vuoi raccontare, e dobbiamo adattarci a quello. Può succedere anche il contrario. L’attore viene assunto per un episodio o due e fa così bene che finisce per restare. È bello quando un artista apporta qualcosa all’insieme che finisce per influenzarne positivamente il corso senza che nessuno se lo aspetti“.
Voi cosa ne pensate? E soprattutto, siete pronti per questa nuova stagione di Grey’s Anatomy?