La sceneggiatrice e regista Lucia Aniello racconta la sua serie tv di successo Hacks!
Tra le serie tv da non perdere su Netflix abbiamo anche Hacks! Al momento, la serie tv comedy americana è disponibile sulla piattaforma con due stagioni su tre. La particolarità della serie tv Hacks è sicuramente la sua scrittura intergenerazionale, capace di scaturire importanti riflessioni attraverso la commedia. Ava e Deborah, protagoniste della serie tv, sono l’opposto l’una dell’altra su più fronti. In comune hanno una tagliente ironia che è la forza del loro show, vincitore di un Golden Globe come miglior serie tv comedy. Dietro la realizzazione e il successo di Hacks, troviamo anche la penna di Lucia Aniello, molto nota nel panorama della commedia americana.
Lucia Aniello racconta Hacks!
Durante un’intervista la regista e sceneggiatrice, Lucia Aniello ha raccontato come è stato sviluppato il progetto Hacks. Ecco le sue parole:
“Nel 2015, io, mio marito Paul W. Downs e una nostra amica eravamo in viaggio per girare alcuni speciali comici per Netflix. Parlavamo, dopo aver visto il necrologio di un’attrice comica appena morta, delle cose interessanti che aveva fatto durante la sua carriera non avendo però mai raggiunto lo stesso successo della sua controparte maschile. Ci sembrava un peccato perché è grazie a quelle donne se noi oggi possiamo fare quello che facciamo.
Abbiamo parlato della mancata comprensione di ciò che alcune donne hanno passato e poi abbiamo pensato: se lo vedessimo tramite gli occhi di una comica più giovane e di una veterana del settore che ha fatto esperienza proprio di quelle cose, che tipo di relazione potrebbero instaurare queste due donne?“
La serie tv Hacks, firmata da Lucia Aniello e dal marito Paul W. Downs, si aggiunge alla lista dei precedenti lavori della regista: Crazy Night – Festa col Morto e Time Traveling Bong, ad esempio.
Riguardo l’utilizzo della commedia, Aniello ha commentato:
“La commedia è un mezzo potentissimo per avviare una conversazione. Quando ridiamo a un battuta, lo facciamo perché pensiamo sia vera o ci sentiamo in sintonia con quanto detto, e questo crea una prima relazione col pubblico mettendoci sullo stesso piano, trasmettendo una visione del mondo simile e a quel punto penso diventi più facile per le persone voler continuare ad ascoltare. La commedia fa abbassare la guardia. In questa serie tv abbiamo cercato di non essere detentori della verità assoluta. Non è nostra intenzione dire cosa è giusto o sbagliato, ma desideriamo mostrare diverse prospettive: quella di Ava e quella di Deborah. Guardare diverse prospettive può aiutare a cambiarne altre. Quando affrontiamo certi argomenti non lo facciamo mai in modo eccessivamente accondiscendente o inquisitorio, non vogliamo che gli spettatori si sentano giudicati e penso che il motivo per il quale riusciamo a parlare di certe cose è che creiamo una sorta di zona grigia, lasciando domande aperte da riempire con le risposte di chi guarda“.