Vai al contenuto
Home » News

Mauro Repetto commenta Hanno Ucciso L’Uomo Ragno: «La spina dorsale della serie è perfetta, anche se un po’ romanzata»

Hanno Ucciso l'Uomo Ragno: una scena della serie tv, uscita a ottobre
Ma prima di continuare con la lettura abbiamo entusiasmanti novità da condividere con te. A breve sarà disponibile Hall of Series Plus, il nostro servizio in abbonamento che ti permetterà di accedere a moltissimi contenuti esclusivi e in anteprima.

Inserisci il tuo indirizzo email e clicca su ‘Avvisami’ per essere notificato quando Plus sarà disponibile.

* campo obbligatorio

E’ il titolo Sky Original più visto degli ultimi otto anni, ed è anche una delle Serie Tv italiane più amate di adesso e non solo. Stiamo parlando di Hanno Ucciso L’Uomo Ragno, la nuova Serie Tv di Sydney Sibilia che sta letteralmente spopolando raccontando la storia degli 883, l’eterno duo composto da Max Pezzali e Mauro Repetto. Protagonisti della Serie Tv, i due vengono qui raccontati all’inizio della loro carriera durante gli anni della loro adolescenza. Da dietro un banco di scuola, Mauro Repetto e Max Pezzali s’incontrano e si trovano.

Comincia tutto da una passione comune, un amore viscerale nei confronti della musica ma anche la totale inconsapevolezza del loro destino, di che cosa tirare fuori da questo talento. E così, in modo assolutamente naturale ma estremamente determinato, scoprono che la musica è il loro futuro. Da quel momento la loro passione diventa così pian piano un progetto, una prospettiva, qualcosa di molto di più di un sogno destinato a rimanere tale. Max Pezzali, come raccontato anche dal regista, ha partecipato in maniera attiva alla creazione della serie, accompagnando la troupe in alcuni dei posti che più hanno segnato la sua vita e carriera, apprezzando fin da subito il progetto e il lavoro di Hanno Ucciso L’Uomo Ragno.

In tanti si sono chiesti che cosa ne pensasse Mauro Repetto di Hanno Ucciso L’Uomo Ragno. In un’intervista il cantante ha così risposto a questo interrogativo, commentando la serie.

Qui di seguito le sue parole: “Il succo della serie è l’amicizia. Il superpotere della serie, che era il potere che avevamo all’epoca, era l’amicizia che apre tutte le porte. In effetti non sapevamo né suonare, né cantare, né ballare – io ho continuato a non saper ballare – ma siamo riusciti con questa amicizia a scalare tutte la montagne e ad arrivare a Claudio Cecchetto che ci ha lanciati, questo Walt Disney italiano che ci ha permesso, come un genio del marketing, di portare l’amicizia, le canzoni, le nostre parole e i nostri sogni per l’Italia. Quindi questo l’ho ritrovato nella serie. Max mi mandò qualche mese fa sottobanco tre episodi. Chiaramente ho un rispetto enorme per tutti quelli che hanno lavorato a questa serie. La spina dorsale è perfetta, anche se un po’ romanzata come la serie richiede. Però ripeto, il superpotere che mi è arrivato così grande come una casa è l’amicizia. Mi ricordo ancora adesso quando a scuola Max aveva grande attenzione nei miei confronti. Della scuola non ce ne fregava assolutamente niente. Avevamo un aspetto surrealista che ci portava a lasciare i banchi e a partire verso l’America.

Hanno Ucciso L’Uomo Ragno si candida ferocemente per essere una delle migliori Serie Tv italiane degli ultimi anni. Una vera e propria gemma italiana che, come sempre, vi aspetta ogni venerdì su Sky e NOW.

Ma cosa c’è di vero in quello che stiamo vedendo nella serie sugli 883? Alcune cose sono vere, altre no: ne abbiamo parlato dettagliatamente qui