Nonostante sia ancora oggi una delle maggiori icone della musica italiana degli anni ’90, quando gli è stato detto che avrebbero creato una serie tv sulla storia degli 883 intitolata Hanno Ucciso l’Uomo Ragno, Max Pezzali si è chiesto: “Ma a chi può interessare?”. Invece, poco tempo dopo il rilascio della serie tv, se ne parla incessantemente e moltissimi fan (e non solo!) non hanno perso neanche un attimo di tempo prima di fare un tuffo nel passato grazie allo show. Nel corso di un’intervista con Vanity Fair, Max Pezzali ha poi risposto ad alcune domande che riguardano gli 883 e Hanno Ucciso l’Uomo Ragno.
Max Pezzali non pensava che Hanno Ucciso l’Uomo Ragno potesse interessare alla gente
Max Pezzali ha prontamente ammesso che essere “spettatore di una parte della sua vita” è stata un’esperienza piuttosto straniante, ma che questo gli ha permesso di comprendere l’importanza avuta per i suoi fan. Nonostante il grande successo, infatti, non pensava che la serie potesse realmente interessare a qualcuno. Sembra sia stato suo figlio Hilo, di 16 anni, a fargli capire che lo show avrebbe appassionato milioni di persone. Anche se non si era mai dimostrato particolarmente interessato agli 883, infatti, Hilo ha voluto guardare tutta la serie dicendo: “Voglio sapere come va a finire”. A questo punto, Max Pezzali ha detto: “Mi si è accesa una lampadina. Quando è uscita Hanno ucciso l’Uomo Ragno, il riscontro è stato incredibile. Agli allenamenti dell’Inter, ad Appiano Gentile, Stefan de Vrij, difensore olandese, mi ha domandato: “Dov’è Pavia? Ho guardato la serie e mi piacerebbe venire””
Successivamente, il cantautore ha confermato che la seconda stagione era prevista sin dall’inizio. Quando gli è stato chiesto se un suo cameo fosse possibile, ha invece detto: “Non lo so, però si potrebbe fare serenamente, una volta trovata la parte adatta”. Per quanto riguarda la sua vita prima degli 883, Max Pezzali ha semplicemente affermato di essere stato “uno sfigato di proporzioni abbastanza monumentali fino al 1982-1983, il classico nerd ma forse no”. La svolta nella sua vita è arrivata quando ha iniziato a interessarsi alla musica, ma anche quando ha “scoperto” le lenti a contatto. Ha detto: “La vera svolta: le lenti a contatto. Poco importa che rigassero le cornee, oggi sarebbero considerate una tortura: quando ho cominciato a guardare il mondo senza il filtro degli occhiali, ho capito che c’era spazio per me. Sono uscito dalla bolla per mischiarmi ai ragazzi normali che frequentavano le compagnie”
Hanno Ucciso l’Uomo Ragno, Max Pezzali si considerava “uno sfigato”
Vanity Fair ha poi chiesto al cantautore a quando risalgano i primi segnali di “cedimento” da parte di Mauro Repetto (ecco cos’ha detto della serie). Max Pezzali ha quindi risposto che già dopo la vittoria al Festivalbar, il suo amico non si sentiva più “dentro il progetto”. Quando hanno iniziato a spostarsi in continuazione non parlavano più tanto come prima, anche perché non erano più da soli, e quindi il loro equilibrio si è lentamente rotto. Successivamente, ha affermato che se Repetto non fosse partito, probabilmente avrebbero abbandonato insieme la musica per dedicarsi ad altro. Considerando che gli 883 e Max Pezzali sono parte della vita di molte persone ancora adesso, non possiamo che dire: tutto è bene quel che finisce bene!
In attesa di avere maggiori informazioni sulla seconda stagione di Hanno Ucciso l’Uomo Ragno, vi lasciamo qui la nostra recensione del finale della prima.