Harrison Ford ha ripreso la sua frusta per il quinto e ultimo capitolo di Indiana Jones, arrivato nelle sale di tutto il mondo lo scorso giugno. Nella sua nuova avventura alla ricerca del Quadrante del destino è stato affiancato da Phoebe Waller-Bridge, l’attrice famosa per aver creato e interpretato Fleabag. Il film ha diviso la critica e il pubblico: se alcuni si sono fatti trascinare dall’effetto nostalgia, altri non hanno potuto fare a meno di riconoscere come non fosse all’altezza delle avventure precedenti. Sembra impossibile raggiungere i risultati che nel 1981 ha ottenuto il film I predatori dell’arca perduta, il primo capitolo del franchise di Indiana Jones. Diretto da Steven Spielberg e ispirato a una storia scritta da Philip Kaufman e George Lucas, ha fatto innamorare il mondo intero dell’arguto e avventuriero archeologo.
Di recente Harrison Ford ha svelato un retroscena su una delle scene più iconiche de I predatori dell’arca perduta.
Quando si gira un film, può capitare che da un inconveniente possa nascere una scena geniale. Questo, secondo quanto ha raccontato l’attore, è quello che è accaduto sul set del primo capitolo del franchise di successo. La sequenza in questione è quella in cui Indiana Jones, durante un inseguimento in un mercato in Egitto, si ritrova davanti uno spadaccino vestito di nero. Mentre l’uomo si esibisce in una serie di acrobazie con la spada per impressionare il suo avversario, l’archeologo interrompe quella prova di forza sparandogli a bruciapelo. Quella gag, che è diventata una delle scene più famose de I predatori dell’arca perduta, inizialmente non era prevista. In origine avrebbe dovuto avere luogo un lungo e complicato combattimento tra Indiana Jones e lo spadaccino, che è stato tagliato perché Harrison Ford e il resto della troupe soffriva di dissenteria. Come ha raccontato alla CNN, è stato lui a chiedere a Steven Spielberg di cambiare i piani e di accorciare i tempi di riprese di quella sequenza:
“Quel tipo, lo spadaccino, si era allenato mesi per perfezionare le sue capacità con la scimitarra. Avremmo dovuto girare in quattro giorni il combattimento con frusta e scimitarra nel mercato. Ma io soffrivo di dissenteria, come molti membri della troupe. Perciò mi toccò dire: ‘Ascolta, non posso stare a lungo fuori dal camerino. Non è che potremmo tagliare la scena? Spariamo a quello s*****o e basta’. E Steven [Spielberg] disse: ‘Ci stavo pensando anch’io!’. Ma fu una delusione terribile per quel poveretto che si era impegnato tutto quel tempo per padroneggiare la scimitarra.”
Il desiderio di concludere in anticipo le riprese in Tunisia, che a causa dell’eccessivo caldo stavano provocando diversi problemi alla troupe, ha dato vita a una gag amatissima. Non tutti i mali vengono per nuocere dopotutto.