Vai al contenuto
Home » News

Harry Potter, la comunità trans chiede il boicottaggio del ritorno del film in sala

Harry Potter
Ma prima di continuare con la lettura abbiamo entusiasmanti novità da condividere con te. A breve sarà disponibile Hall of Series Plus, il nostro servizio in abbonamento che ti permetterà di accedere a moltissimi contenuti esclusivi e in anteprima.

Inserisci il tuo indirizzo email e clicca su ‘Avvisami’ per essere notificato quando Plus sarà disponibile.

* campo obbligatorio

Harry Potter, come vi abbiamo riportato non molti giorni fa, tornerà presto al cinema con il primo film, Harry Potter E La Pietra Filosofale, per festeggiare i 20 anni dalla sua prima uscita nelle sale cinematografiche. Una mossa che ha mandato in visibilio moltissimi fan, ma che contemporaneamente ne ha fatti infuriare molti altri. Se quindi alcune persone non vedrebbero l’ora di rivedere sullo schermo Daniel Radcliffe (che dopo anni si dice “imbarazzato” per la sua recitazione quando si trovava alle prime armi) o Rupert Grint (che qui ha raccontato parte della sua esperienza sul set del noto franchise come qualcosa di soffocante), molte altre non sarebbero affatto contente di dare ulteriore credito alla saga che ha reso famosa J. K. Rowling.

Al centro del boicottaggio ci sarebbe proprio la nota autrice della saga di Harry Potter, che negli ultimi anni è stata più volte al centro di polemiche per le sue idee transfobiche.

Per chi ancora non lo sapesse, negli ultimi anni la nota autrice di Harry Potter ha espresso più volte le sue opinioni circa la comunità trans e le persone transessuali, dichiarando sempre più spesso che, secondo la sua opinione, le donne trans non sono da considerarsi vere donne. In alcuni suoi tweet è arrivata addirittura a prendere in giro questa comunità, come quando si accanì contro il termine “persone che hanno le mestruazioni” presente in un articolo. Si voleva certamente essere maggiormente inclusivi, ma secondo la scrittrice “usare donne” sarebbe stato più corretto in quanto si parlava di un qualcosa, a suo dire, stretto appannaggio di quel genere.

A schierarsi dunque oggi contro il ritorno di Harry Potter E La Pietra Filosofale nelle sale è proprio la comunità trans, che chiede appunto di evitare il ritorno nelle sale cinematografiche per vedere il film nel suo ventennale come forma di protesta per le idee transfobiche espresse da J. K. Rowling. Negli anni le opinioni della donna hanno diviso nettamente i suoi follower, e anche alcuni noti attori del cast, come Emma Watson o Daniel Radcliffe, hanno nettamente preso le distanze da lei. Non solo, anche la casa editrice della Rowling si è spesso trovata in una posizione difficile.

Se però da una parte c’è un forte rifiuto per l’iniziativa e un’attiva richiesta di boicottaggio, dall’altra c’è anche chi si schiera al fianco della nota autrice, portando alto il baluardo della separazione tra opera e autore. Tra i sostenitori della creatrice di Harry Potter e delle sue opinioni spicca inoltre un noto volto della politica italiana: quello della leader di Fratelli D’Italia Giorgia Meloni, che in un tweet ha scritto, con tono polemico: “Anche la Rowling colpita gratuitamente dal fanatismo del politicamente corretto. E adesso qualcuno vorrebbe boicottare il ritorno al cinema di Harry Potter. Chissà cosa ne penseranno i gestori dei cinema dopo che le loro sale sono state chiuse per mesi…“.