Fenomeno della letteratura per ragazzi, Harry Potter è una saga di romanzi nata dalla penna dell’autrice J. K. Rowling che ha conquistato lettori in tutto il mondo, diventando poi una famosa saga cinematografica. A calarsi nei panni del maghetto protagonista è stato l’attore Daniel Radcliffe, che oggi continua la sua carriera prendendo parte a diverse produzioni dividendosi tra il mondo del cinema, della tv e del teatro.
Tuttavia tra Radcliffe e Rowling da tempo sembrano essersi raffreddati i rapporti, a causa di contrasti in merito ai due contrapposti pensieri in materia di diritti civili.
Harry Potter: la scrittrice J. K. Rowling e l’attore Daniel Radcliffe non hanno più contatti
Come riporta Deadline, a inizio aprile 2024 J. K. Rowling è tornata a parlare dei diritti delle persone transgender, citando Daniel Radcliffe e la collega Emma Watson, interprete di Hermione Granger nella saga di Harry Potter, che già in passato avevano preso le distanze dalle opinioni della scrittrice schierandosi in difesa della comunità LGBTQ+.
A scatenare la miccia è stata una valutazione indipendente dei servizi sull’identità di genere per bambini e giovani fornita dal Servizio Sanitario Nazionale britannico. La valutazione quadriennale è stata condotta dalla dottoressa Hillary Cass, una pediatra incaricata di formulare proposte per migliorare i servizi, la quale ha dichiarato che, al momento, gli operatori sanitari e i pazienti ‘non hanno prove concrete’ sugli esiti a lungo termine degli interventi volti alla gestione del disagio legato al genere.
Rowling è andata su tutte le furie e in un post su X si è detta “dannatamente arrabbiata” e ha accusato di complicità medici, celebrità, media e multinazionali. Sollecitata da un utente che ha scritto: “Aspetto solo che Dan ed Emma ti facciano scuse pubbliche… sono sicuro che li perdonerai”, la scrittrice ha aggiunto:
“Ho paura che non succederà. Le celebrità che si sono appoggiate a un movimento intento a erodere i diritti conquistati a fatica delle donne – e che hanno usato le loro piattaforme per incoraggiare la transizione dei minori – possono risparmiarsi le loro scuse per chi, traumatizzato, ha fatto la de-transizione”
Daniel Radcliffe risponde alle accuse di J. K. Rowling
Radcliffe, che recentemente ha ottenuto una nomination ai Tony Award come miglior attore non protagonista in un musical con Merrily We Roll Along, ha parlato della questione in un’intervista con The Atlantic, come riporta Variety.
L’attore inglese ha ammesso che è dal 2020 che non ha contatti con J.K. Rowling e aggiunge:
“Mi rende davvero triste, alla fine. Perché penso alla persona che ho incontrato, alle volte in cui ci siamo incontrati e ai libri che ha scritto, al mondo che ha creato. E tutto ciò è per me così profondamente empatico.”
Nel 2020 il protagonista di Harry Potter, in seguito alle osservazioni anti-transgender di Rowling, si era esposto a favore della comunità. A The Atlantic afferma in merito:
“Ho lavorato con il Trevor Project per 12 anni e mi sarebbe sembrata, non so, un’immensa codardia non dire qualcosa. Volevo provare ad aiutare le persone che sono state influenzate negativamente dai commenti. E dire che, se quelle sono le opinioni di Jo, non vuol dire che siano le opinioni di tutti coloro che sono associati al franchise di Harry Potter.”
Radcliffe ha anche affermato:
“Harry Potter non sarebbe mai esistito senza Rowling, quindi niente nella mia vita sarebbe accaduto nello stesso modo senza quella persona. Ma questo non significa che devi essere debitore a qualcun altro per tutta la tua vita, ignorando ciò in cui credi veramente.”
Quanto alla recente frecciatina che la scrittrice ha indirizzato a lui e alla collega, Radcliffe ha chiosato: “Continuerò a sostenere i diritti di tutte le persone LGBTQ e non ho altri commenti a riguardo”.
The Atlantic ha riferito che J.K. Rowling si è rifiutata di commentare.