Chi lo avrebbe mai detto che Harry Potter fosse un accanito telespettatore di cartoni animati e reality show? In effetti, Daniel Radcliffe, noto al grande pubblico proprio per aver interpretato il famoso maghetto, ha espresso le proprie preferenze in merito al genere di programmi televisivi che gli piace guardare. E, se alcune di esse sono piuttosto comuni, altre sono decisamente controverse, e siamo certi che faranno storcere il naso a molti.
Radcliffe ha infatti sostenuto di non aver mai visto, anzi, di non riuscire proprio a guardare alcune serie considerate dagli appassionati dei veri e propri cult, come Breaking Bad, I Soprano o The Wire.
“In tutta onestà, guardo cartoni animati e reality TV“, ha affermato l’interprete di Harry Potter in una recente intervista a CBR. “Non ho mai visto ‘Breaking Bad’. Non ho mai guardato ‘I Soprano’ o ‘The Wire’. Tutta quella roba pesante di un’ora. Semplicemente, non ci riesco…“.
Daniel Radcliffe ha proseguito spiegando che, molto probabilmente, questi suoi gusti sono stati influenzati da I Simpson (qui trovate quella che secondo noi è una delle puntate migliori) , serie animata con cui lui e molti altri suoi coetanei sono cresciuti.
“Penso che in parte derivi dall’essere cresciuto con I Simpson, come penso sia successo a molti bambini della mia generazione. Stavo guardando Jeopardy! l’altra sera, e uno dei concorrenti ha attribuito gran parte delle sue conoscenze di curiosità a I Simpson. È assolutamente vero anche per me. Ci sono tanti fatti strani, e cose, dalla mia conoscenza generale del mondo al mio senso dell’umorismo, che sono stati formati in qualche modo da I Simpson“.
Radcliffe ha proseguito facendo il nome di altre serie animate che ha amato. In particolare, l’interprete di Harry Potter ha definito BoJack Horseman (qui quello che secondo noi è l’episodio simbolo dell’intera serie) una delle migliori serie tv mai realizzate, considerando sia i live-action sia l’animazione. Inoltre, l’attore ha riflettuto su come alcuni contenuti scorretti o difficili che le serie animate propongono non potrebbero funzionare altrettanto in un live-action.
“Penso che BoJack Horseman sarebbe troppo dannatamente cupo e triste se non fosse un cavallo parlante“, ha spiegato Daniel Radcliffe. “L’esempio classico è Homer che strangola Bart ne I Simpson. In una serie live-action, sarebbe solo un atto orrendo di abuso su minore, che non ha niente di divertente. Mentre ne I Simpson è una gag ricorrente, ed è divertente per quello che fa il collo di Bart. Ha senso che la mia generazione, cresciuta con I Simpson, voglia continuare a guardare cartoni animati a tema più adulto man mano che diventa più grande“.