Harry Potter è una di quelle saghe capaci di incantare ogni generazione. Non importa che tu sia nato negli anni ’90 o nel 2010! Puoi star certo che il mondo di Hogwarts ti conquisterà con le sue avventure e la sua intramontabile magia.
Il mago più famoso del mondo ha coinvolto grandi e piccini, sia per quanto riguarda la saga cinematografica che per quella letteraria. Se poi conoscete a memoria entrambi, ancora meglio. Tuttavia fare parte di un franchise non è sempre semplice, specie se si è cominciato a lavorare nel settore in giovanissima età.
A confermare questa mia affermazione ci pensa Rupert Grint, noto ai fan della saga come Ron Weasley.
Quando il giovane attore ha cominciato ad approcciarsi alla recitazione l’ha fatto con quello che poi è diventato forse il suo ruolo più iconico, e che probabilmente l’ha segnato per la vita. Per Grint infatti Ron Wesley è stata la prima esperienza in assoluto come attore, e bisogna dire che ha svolto il suo ruolo egregiamente.
Come si può immaginare, però, la vita del set non sempre è tutta rose e fiori. Può sembrare meravigliosa al primo impatto, ma crescendo ci si rende conto che porta con sé non poche difficoltà. La verità, in fin dei conti, è che non è tutto oro quello che luccica.
Proprio lo stesso Grint, di recente, si è lasciato andare rivelando alcune sue sensazioni vissute nel periodo in cui lavorava in Harry Potter. Di certo è grato per l’esperienza, ma non è sempre stata una passeggiata.
Il tutto nasce da una recente chiacchierata tra Grint e Dax Shepard per il podcast Armchair Expert, condotto per l’appunto da quest’ultimo. Durante questo dialogo a Rupert Grint sono state rivolte alcune domande in merito ad Harry Potter, e l’attore ha usato il termine “soffocante” in relazione a quel periodo.
Più nello specifico ha dichiarato: “C’è stato un momento in cui era diventato piuttosto soffocante, perché era pesante, perché era qualcosa che ho fatto ogni giorno per 10 anni. A volte semplicemente pensavo ‘Voglio fare altro. Voglio vedere cos’altro c’è là fuori’. Ma non finiva mai. Ogni anno tornavamo lì ed erano sempre gli stessi set. Le stesse persone.”
Un’opinione certamente condivisibile, se la prendiamo dal punto di vista di Rupert. Dopotutto trovarsi a lavorare sempre nello stesso posto per dieci anni può essere considerato quasi al pari di un lavoro d’ufficio. E non tutti gli attori possono essere disposti a cedere a questo genere di routine.
Tuttavia Rupert Grint non rinnega minimamente il suo ruolo nella saga di Harry Potter. Al contrario, rimane comunque grato a tutto il cast e alla crew che ha lavorato all’intero franchise, confermando anche di aver adorato l’esperienza che ha vissuto. Come dicevano all’inizio, però, non dev’essere stato sempre semplice.
L’amato Ron Weasley di Harry Potter è inoltre di recente sbarcato su Instagram, e la prima foto da lui pubblicata è stata quella della figlia appena nata, Wednesday. Proprio pensando a lei ha dichiarato anche che sarebbe bello poter vedere i film del papà in sua compagnia, quando sarà più grande. Sembra infatti che dopo aver visto i primi tre film della saga di Harry Potter, Rupert Grint si sia fermato, decidendo di non vedere i successivi.
Tutto questo è stato rivelato in una recente intervista a Variety, ma purtroppo non sono note le motivazioni di questa scelta dell’attore. Possiamo solo augurarci che abbia modo di recuperare al più presto con la sua bambina. Per quanto non sempre fedeli ai libri, gli ultimi film della saga di Harry Potter rimangono comunque godibili.
Per ciò che riguarda i lavori attuali, Grint si trova impegnato sul set della seconda stagione di Servant, serie tv di Apple TV+ di cui è protagonista. In ogni caso anche questo suo sentire rispetto al ruolo più iconico della sua carriera, deve essere un messaggio, ovvero che c’è molto di più in Rupert Grint dopo Harry Potter.