The Haunting of Hill House (in italiano solo Hill House) è una serie tv Netflix creata da Mike Flanagan che ha conquistato critica e spettatori. La serie racconta una storia di fantasmi e di umano dolore; negli episodi si parla anche del concetto di elaborazione del lutto.
In una recente intervista Flanagan ha rivelato che con la serie Netflix ha voluto rifare quanto già portato sul grande schermo con il suo film Oculus, arrivato al cinema nel 2014.
Mike Flanagan parla della serie tv Netflix Hill House paragonandolo al film Oculus
Come riporta IndieWire, Mike Flanagan ha partecipato al Fantasia Fest Cheval Noir di Montreal dove ha raccontato quello che è stato l’approccio con cui si è avvicinato al progetto di Hill House.
La sua intenzione è stata rifare quanto fatto in Oculus, allungando la durata poiché la serie tv tratta un dramma familiare molto più strutturato di quello alla base del suo secondo film da regista.
Il film Oculus racconta la storia di una ragazza che “tenta disperatamente di scagionare il fratello dall’assassinio del padre, incolpando del crimine uno specchio maledetto che è il ricettacolo di un potere nefasto”.
Racconta:
“The Haunting of Hill House è stato un caso interessante perché è un progetto che mi è stato proposto. Credevo che The Haunting of Hill House fosse stato perfettamente adattato da Robert Wise nel 1963 [con il film Gli Invasati]. È un film perfetto. E mi sono detto: ‘Beh, il romanzo così com’è funziona per circa 90 minuti. Quindi, se parliamo di una serie televisiva, devi fare un’espansione radicale'”.
Le similitudini tra Hill House e Oculus
La serie tv Netflix è composta da 10 episodi di circa 1 ora l’uno. In questi episodi Flanagan ha proposto una complessa rielaborazione di quanto elaborato dall’autrice Shirley Jackson – il cui romanzo è il materiale di base da cui nasce il progetto – e del suo stesso approccio alle storie di fantasmi romantiche.
Flanagan continua dicendo:
“Avevo appena fatto… Oculus. The Haunting of Hill House è Oculus, tranne che invece di due fratelli ce ne sono cinque. Hanno entrambi due linee temporali intrecciate, stessa tecnica per passare avanti e indietro tra di loro. Entrambi interamente basati sul trauma familiare e sul disaccordo su un evento traumatico dell’infanzia mentre sono costretti a confrontarsi con quell’evento drammatico nel presente. È solo Oculus, ma è un Oculus lungo 10 ore.”