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Inizia lo sciopero degli sceneggiatori a Hollywood. La WGA, ovvero la Writers Guild of America, associazione che rappresenta gli sceneggiatori che lavorano a Hollywood, ha annunciato che la categoria entrerà in sciopero da martedì 2 maggio. E’ la prima volta che accade dal 2007: sono passati quasi 16 anni da quel giorno che paralizzò molte serie televisive tra cui Scrubs, Lost, Breaking Bad, Prison Break e Dr. House, che ne uscirono fortemente penalizzate (ne abbiamo parlato in questo articolo). Una situazione che adesso potrebbe ripetersi: ai tempi lo sciopero durò quasi 15 settimane, e la preoccupante situazione potrebbe verificarsi anche questa volta.
Questa mossa potrebbe bloccare l’inizio di alcune produzioni televisive e cinematografiche, e ritardare l’inizio di altre produzioni. Una dichiarazione della dirigenza sindacale della WGA afferma:
“Anche se abbiamo negoziato con l’intento di fare un accordo equo… le risposte degli studios alle nostre proposte sono state del tutto insufficienti, data la crisi che gli sceneggiatori stanno affrontando. Hanno chiuso la porta alla loro forza lavoro e aperto la porta alla scrittura come professione interamente freelance. Nessun accordo del genere potrebbe mai essere contemplato dal sindacato”.
Come riportato dalla CNN, i colloqui si sono conclusi senza accordo. Il comitato di negoziazione della direzione afferma:
“I principali punti critici sono il ‘personale obbligatorio’ e la ‘durata dell’impiego’ – proposte dal sindacato che richiederebbero a un’azienda di assumere un certo numero di sceneggiatori per un determinato periodo di tempo per uno show, che sia necessario o meno. Le aziende associate rimangono unite nel loro desiderio di raggiungere un accordo che sia reciprocamente vantaggioso per gli scrittori e per la salute e la longevità del settore, e per evitare difficoltà alle migliaia di lavoratori che dipendono dal settore per il loro sostentamento“.
Nell’immediato, a subire le conseguenze dirette dello sciopero saranno alcuni show come il Saturday Night Live, la cui stagione attualmente in onda potrebbe concludersi prima del previsto. Poi sarà il turno di film e serie televisive, sebbene l’effetto non dovrebbe essere immediato nel 2023 ma spostato al 2024: secondo l’analista Rich Greenfield è possibile spostare al 2025 le produzioni previste per il 2024, produzioni che si fermerebbero dopo lo sciopero, e andare poi a compensare la mancanza sul 2024 distribuendo lungo quell’anno alcune uscite attualmente in ritardo. Ma la situazione è ancora in divenire e da monitorare: l’ultima volta non è andata affatto bene, e la portata delle conseguenze di questo nuovo sciopero non è ancora definibile.
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