Ewan Mitchell, una delle star assolute di House of the Dragon 2, ha parlato di ciò che sta passando il suo personaggio: Aemond Targaryen
Lo abbiamo visto ritratto, in questi primi episodi di House of the Dragon 2, come un personaggio tremendamente tormentato. Più di quanto non fosse già. Stiamo parlando di Aemond Targaryen, uno dei protagonisti assoluti di questa stagione. Lo è già ora, ma come i fan sfegatati di Fire and Blood (opera madre cui si ispira la serie) sapranno, diverrà ancor più protagonista a breve. In particolare, quando avrà luogo il confronto tanto atteso con Daemon Targaryen (qui vi abbiamo raccontato cosa accade a Daemon nei libri).
Il personaggio di Aemond ha già svolto, appunto, un ruolo cruciale finora per lo scoppio della guerra tra la fazione dei Verdi e quella dei Neri. Questa, che sarà il succo dello spin-off di Game of Thrones, è infatti “formalmente” nata dall’omicidio di Lucerys, figlio di Rhaenyra, proprio da parte di Aemond. Ora che la guerra definitiva si avvicina sempre più, cominciano però a venir fuori tutte le fragilità di Aemond in House of the Dragon 2. Non a caso, lo percepiamo sempre più emotivamente vulnerabile (qui ha parlato della scena di nudo nel terzo episodio).
In una recente intervista con Variety, Ewan Mitchell ha parlato di questa “nuova versione” di Aemond. Secondo l’attore di House of the Dragon 2, molte delle sue debolezze palesate all’inizio di questa stagione derivano dal rapporto tortuoso con sua madre, Alicent (interpretata dalla magistrale Olivia Cooke). Ecco qui di seguito le parole dell’attore:
“Ha bisogno di un po’ d’amore. È un ragazzo distrutto, ha bisogno di qualcuno che possa ricucire le sue ferite. La prima stagione era carica di azione, piena di personaggi grigi mossi da una morale compromessa. Stavolta volevo presentare un personaggio che, in quei tre episodi, in quel momento esatto della sua vita, fosse invece completamente oscuro. Qualcuno, l’altro giorno, mi ha chiesto se pensassi o meno che Aemond avesse problemi con sua madre. Non so è praticamente così, o se semplicemente vuole solo essere amato di più da sua madre. Crescendo, non è mai stato davvero oggetto di quell’amore incondizionato materno. Ha sempre cercato surrogati altrove. In un certo senso l’ha anche trovato nel suo drago, Vhagar, e con Sylvi al bordello. Se questo sia sufficiente o meno, però, è tutto da vedere”.
Un personaggio tormentato, quello di Aemond, che sta acquisendo sempre più fascino e tridimensionalità in House of the Dragon 2. Non ci resta che attendere per capire come e quanto evolverà, prima del fatidico scontro finale. Intanto, vi lasciamo con la nostra recensione del terzo episodio, andato in onda lunedì 1 luglio su Sky e disponibile su NOW.