I problemi ci sono stati. Ci sono stati e probabilmente ce ne saranno degli altri in futuro, con House of the Dragon e non solo. Casey Bloys, però, non si nasconde. E parla del rapporto con George R.R. Martin con grande schiettezza.
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Casey Bloys, attuale CEO di HBO, è infatti tornato sulle polemiche degli scorsi mesi, legate alla seconda stagione di House of the Dragon. In quel frangente, George R.R. Martin, storico autore della saga di Game of Thrones e del romanzo da cui è stato tratto direttamente lo spin-off, Fire and Blood, aveva criticato apertamente lo sviluppo dell’adattamento televisivo con parole piuttosto nette. Tra le altre cose, aveva mostrato un certo disappunto per la gestione dei draghi e del canon da lui impostato, e ancora più diretto era stato in un post sul suo blog che aveva poi cancellato.
Insomma, George R.R. Martin, dopo aver mostrato un certo entusiasmo iniziale per la seconda stagione di House of the Dragon, aveva poi passato in rassegna i suoi punti deboli. Si è così configurato un rapporto complesso con HBO.
Un rapporto piuttosto tumultuoso, non destinato tuttavia a interrompersi.
HBO aveva inizialmente commentato così le critiche di George R.R. Martin su House of the Dragon, in una nota ufficiale.
“Ci sono pochi fan più grandi – di George R.R. Martin e del suo libro Fire & Blood – del team creativo di House of the Dragon, sia in produzione che alla HBO. Di solito, quando si adatta un libro per lo schermo, con tutte le limitazioni del caso, lo showrunner alla fine è tenuto a fare delle scelte difficili sui personaggi e sulle storie, scelte che Ryan Condal e il suo team hanno fatto portando a termine un lavoro straordinario e che i milioni di fan che la serie ha accumulato nelle prime due stagioni continuano ad apprezzare”.
Dopo alcuni mesi, è tornato sull’argomento Casey Bloys. E l’ha fatto nel corso di una conferenza stampa ricca di dichiarazioni interessanti. A proposito di George R.R. Martin, auspica che l’autore possa essere felice degli adattamenti di House of the Dragon e delle altre opere. Ma non sarà mai semplice.
“Quando si crea uno spettacolo, è un po’ come portare avanti un matrimonio. I matrimoni possono essere difficili, specialmente quando Ryan Condal prende decisioni creative e adatta l’opera. Ci possono essere delle tensioni. Ogni matrimonio può diventare instabile. Preferirei che tutti andassero d’accordo, ovviamente. Ma con il processo creativo, avremo sempre degli ostacoli. È prevedibile”.
Come andrà a finire, con House of the Dragon e le altre opere? Quel che sappiamo, intanto, è che George R.R. Martin abbia incontrato Maisie Williams nei giorni scorsi: qualcosa bolle in pentola.
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