House of the Dragon è l’apprezzato spin-off prequel di Game of Thrones con Matt Smith, Emma D’Arcy e Olivia Cooke. Uscito in America nel 2022 (e arrivato da noi in contemporanea su Sky e in streaming su NOW), ha riportato in auge il mondo fantasy creato da George R.R. Martin. Per questo è molto attesa la seconda stagione di House of the Dragon, le cui riprese sono partite in questi giorni. Dal momento che le sceneggiature erano già state ultimate, la produzione non dovrebbe subire alcun ritardo dovuto allo sciopero degli sceneggiatori. Al centro della seconda stagione dovrebbe esserci la sanguinosa Danza dei Draghi che ha sconvolto la casata dei Targaryen.
Intanto Ryan Condal ha ricordato che House of the Dragon, che si è rivelato un vero successo, ha avuto una lavorazione molto difficile.
Dopo che la serie madre si è conclusa nel 2019, la rete cercava disperatamente lo spin-off giusto per poter continuare a cavalcare l’interesse del pubblico per Game of Thrones. George R.R. Martin allora ha chiesto a Ryan Condal, che aveva molto apprezzato per il suo lavoro nella serie Colony, di proporre un’idea per questo nuovo show. Condal, come ha rivelato in un’intervista rilasciata a IndieWire, inizialmente ha pensato di dare vita a un adattamento delle novelle Dunk and Egg, presenti in A Song of Ice and Fire. Secondo lui, sarebbe stato meglio proporre al pubblico qualcosa che mantenesse le atmosfere di Game of Thrones, ma avesse un tono meno epico e più leggero. Ha detto infatti:
“Ho pensato che avrebbe funzionato bene perché era un ottimo contrappunto a Game of Thrones. Era proprio come The Mandalorian per i grandi film della saga di Star Wars. Questo aveva un sapore completamente diverso. Ma la HBO voleva qualcosa di grande e muscoloso nella lotta per il trono. Volevano qualcosa di più simile a House of the Dragon”.
Successivamente Martin ha nuovamente telefonato a Ryan Condal per dirgli che la rete aveva cominciato a sviluppare una serie che raccontasse la storia della dinastia Targaryen, ma che le cose non stavano andando bene. La HBO era così insoddisfatta della piega, che stava prendendo la serie, che stava pensando di metterla da parte. Come ha spiegato, George R.R. Martin al contrario teneva molto a questo progetto e gli ha chiesto a di aiutarlo a realizzarlo:
“Non era soddisfatto di come stava andando lo sviluppo. Stavano cercando di capire tutto. Ma c’era una cosa in particolare che George RR Martin voleva davvero fare, ovvero raccontare la storia de La danza dei draghi. Quello era lo spin-off che era il più importante per lui e non era contento di come stava andando lo sviluppo. HBO stava per accantonarlo e lui non voleva che lo facessero. Voleva che ci provassi un’altra volta.”