House of the Dragon, lo spin off di Game of Thrones che non fa rimpiangere la serie madre, si avvia alla conclusione dopo un nono episodio che ha fatto presagire un finale di stagione di altissimo livello e, probabilmente, con scene ad altissimo tasso di violenza nella miglior tradizione di Westeros.
[SPOILER] Nel nono episodio abbiamo assistito all’incoronazione di Aegon, primogenito di Alicent Hightower e il defunto (e già rimpianto) re Viserys. Un personaggio che, anche sulla base di quanto visto nei precedenti episodi, è già sulla buona strada per finire nella classifica dei personaggi più odiati della saga.
Negli episodi precedenti Aegon Targaryen, interpretato da Tom Glynn-Carney, si era contraddistinto per essere un lavativo, un buono a nulla e, soprattutto, uno stupratore: era stato lui, infatti, ad assalire la serva che poi, faccia a faccia con la regina, veniva da quest’ultima consolata e ripagata per il suo silenzio. Come se non bastasse, Aegon non incarna affatto il nome del suo più illustre predecessore, il Conquistatore: non ha alcun interesse per il trono e anche nel nono episodio si evince molto bene come lui stesso avrebbe preferito che toccasse a Almond, il secondogenito, questo onore.
Insomma, se un paragone viene spontaneo tra questo personaggio di House of the Dragon e un altro appartenente all’universo di Game of Thrones, è con Joffrey Baratheon (anche se sarebbe più corretto dire Lannister), il primogenito di Cersei Lannister. Un re viziato, psicopatico e crudele che ha quel che si merita in una scena che ha fatto godere tutti i fan della serie.
L’interprete di Aegon Targaryen ha detto la sua in merito ai paragone tra il suo personaggio e quello interpretato in Game of Thrones da un bravissimo Jack Gleeson.
“Ryan e Miguel [Condal e Sapochnink, showrunner di House of the Dragon, ndr] hanno detto che se potessimo fare dei paragoni con i personaggi de Il trono di spade, lui sarebbe il più vicino a Joffrey. Tuttavia, non è uno psicopatico vero e proprio. È molto più complesso. Le sue decisioni sono dovute a insicurezze, confusione e rabbia. È solo amaramente confuso e mentalmente malato”.
Secondo Tom Glynn-Carney, mentre Joffrey si divertiva effettivamente a essere crudele, Aegon è più apatico e vittima delle circostanze.
“Per quanto sia un incubo, Aegon è piuttosto indifeso. Fa così tanto affidamento sull’alcol che è un pasticcio confuso e intricato di un uomo che non conosce ancora se stesso. È incapace di prendere decisioni che lo aiutino. Per tutta la vita ha fatto affidamento sulle persone intorno a lui per assicurarsi che stesse facendo la cosa giusta. Ma prende decisioni orribili, e ora quelle decisioni verranno prese su larga scala. È cresciuto con l’idea di non volere il potere. E suo padre non voleva che lo avesse. Quindi c’è anche quel risentimento. È una persona molto egoista perché vuole scappare. Penso che se vivesse nel presente, lascerebbe la sua famiglia , andrebbe in giro per l’Australia e si farebbe crescere e dreadlocks”.