House of the Dragon, lo spin-off prequel di Game of Thrones, sta ottenendo un successo straordinario. Il primo episodio ha tenuto incollati allo schermo 9,986 milioni di spettatori, finendo per annichilire la serie originale in fatto di ascolti. Il secondo episodio arrivato sulla HBO in queste ore (che, vi ricordiamo, può essere guardato in contemporanea anche da noi su Sky Serie e in streaming su NOW) ha ripetuto gli ottimi risultati del primo. Il successo di questa serie risiede senz’altro nell’ottima sceneggiatura, ma anche nel cast fatto di nomi di prim’ordine. Paddy Considine, Matt Smith, Olivia Cooke, Emma D’Arcy e Milly Alcock interpretano in modo impeccabile i membri della casata dei Targaryen. Proprio Matt Smith che all’inizio era restio ad entrare nel cast della serie, ora si è lasciato affascinare dal personaggio di Daemon Targaryen tanto da arrivare a tentare di difendere il suo comportamento.
In una recente intervista l’attore infatti ha spiegato le motivazioni che si nascondono dietro le spietate azioni di Daemon.
In occasione dell’uscita del primo episodio di House of the Dragon Matt Smith ha rilasciato una lunga intervista a The New York Times nella quale ha parlato diffusamente del suo personaggio. I fan sanno bene di quali tremende azioni si macchierà Daemon Targaryen, ma un assaggio lo abbiamo avuto già nel pilot. Il fratello del re Viserys si è dimostrato il personaggio più carismatico di House of the Dragon, ma anche il più sanguinario. Lo abbiamo visto, infatti, guidare i Mantelli D’oro a commettere una tremenda vendetta contro coloro che si erano macchiati di svariati crimini. Tuttavia secondo Matt Smith, Daemon non è spinto da una furia cieca o dal desiderio di scatenare il caos, ma è davvero convinto di agire per il meglio. Ecco cosa ha detto:
“Pensa di uscire e ripulire la città dal crimine, anche se in un modo molto sgradevole. Ma nella sua testa tutto quello che fa è giusto e ha senso. Almeno credo che sia così, forse non lo è. Non lo so. Questa è la cosa grandiosa di Daemon: semplicemente non lo sai. Lo fa perché desidera che accadano cose buone in futuro? O lo fa soltanto per creare il caos? È una combinazione di entrambi i fattori probabilmente. Lo è sempre, ed è per questo che è così interessante“.
Inoltre ha detto di aver scovato una profonda fragilità nel suo personaggio e nel rapporto che ha con il fratello maggiore. Come ha fatto notare Smith, Daemon non è interessato al giudizio di nessuno ma teme molto il parere del re Viserys. Ecco cosa ha detto:
“Ma quello che ho scoperto, che forse non c’era in bianco e nero, è che c’è una profonda fragilità in Daemon, in realtà, in particolare quando si tratta di suo fratello. Gli importa cosa pensa suo fratello. Il resto dell’impero può attaccarlo. Non gliene frega niente“.
Sicuramente il personaggio di Daemon Targaryen ci regalerà più di una sorpresa. E voi che ne pensate delle parole di Matt Smith? Siete d’accordo con la sua lettura del personaggio?