Attenzione: evitate la lettura se non volete imbattervi in spoiler su House of the Dragon.
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La settima puntata della seconda stagione di House of the Dragon ha affrontato uno dei passaggi chiave della Danza dei Draghi. Ha messo in scena, infatti, la cosiddetta “Semina Rossa”, ovvero l’abbinamento dei draghi liberi con i semi di drago (i figli illegittimi dei Targaryen, di cui abbiamo parlato nel dettaglio in articolo dedicato). Tutto molto bello, e all’interno della recensione abbiamo analizzato nel dettaglio le dinamiche e le relative implicazioni dell’evento. House of the Dragon ha tenuto così fede al libro di Martin, dando il giusto spazio a un momento fondamentale con diverse scene che rimarranno impresse nelle menti degli spettatori.
C’è una questione, però: manca un drago libero. O meglio: ne mancano tre, ma con ogni probabilità uno lo vedremo nel finale di stagione.
Tralasciando Grey Ghost, un drago piuttosto timido che esce raramente dalla sua tana, il drago che potremmo – o forse dovremmo – vedere nell’episodio che andrà in onda tra domenica 4 e lunedì 5 su Sky e Now si chiama Sheepstealer. Deve il suo nome al fatto che sia solito nutrirsi di pecore e dovrebbe essere il drago “inseguito” da Rhaena a Nido dell’Aquila. Il condizionale è d’obbligo, perché questa è una trama molto diversa rispetto a Fire and Blood. Lì era Nettles, un personaggio assente in House of the Dragon, a cavalcare il drago, mentre nella serie tutto lascia intendere che possa essere la Targaryen a connettersi con esso.
Dopo aver trovato o ritrovato Vermithor, Silverwing e Seasmoke, manca ancora un drago all’appello: Cannibal. Come suggerisce l’inquietante nome, è un drago selvaggio che è solito nutrirsi di draghi neonati, draghi morti e uova di drago, è particolarmente feroce e risulta essere indomabile. Ancora più grande di Vermithor, è secondo per dimensioni solo a Vhagar.
Quest’ultimo elemento, lascia intendere che forse non lo vedremo mai. Nel settimo episodio, infatti, Rhaenyra definisce Vermithor “il secondo drago più grande”, lasciando intendere che Cannibal sia fuori dai giochi. Un peccato. Al di là della sua suggestiva figura, nel libro è protagonista di scenari piuttosto intriganti. Diversi provano a “reclamarlo”, ma tutti fanno una brutta fine. Cannibal è indomabile, per chiunque. E avrebbe così mostrato una sfumatura ulteriore nell’ampia gamma di personalità che distinguono i draghi, profondamente diversi tra loro. L’introduzione di Cannibal in House of the Dragon, però, rimarrà solo un sogno. Se preferite, un incubo.
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