House of the Dragon, per chi non lo sapesse, funge da prequel di Game of Thrones, adattando il romanzo Fire & Blood di George R.R. Martin. La serie tv racconta la caduta della Casa Targaryen, in particolare dalla morte del re Viserys interpretato nello show dall’attore Paddy Considine e dei complotti della famiglia Hightower per rovesciare i Targaryen, il tutto culminando nella guerra nota come Danza dei Draghi. Sviluppata da Martin e dallo showrunner Ryan Condal, la prima stagione ha ottenuto recensioni ampiamente favorevoli da parte di critica e pubblico, e il suo successo è stato riscontrato anche negli angoli più sgradevoli di Internet.
House of the Dragon è stata piratata parecchio nell’ultimo anno, in che posizione sarà arrivata?
Mentre l’anno volge al termine, TorrentFreak riporta che House of the Dragon è in cima alla classifica degli show televisivi più piratati del 2022.
Arrivando in cima alla lista, la serie prodotta e distribuita da HBO (in Italia disponibile sulla piattaforma streaming Now Tv) ha ufficialmente superato il suo predecessore, Game of Thrones, che dominava le classifiche di pirateria anche tre anni dopo la sua conclusione. Oltre a superare lo show originale, la prima stagione di House of the Dragon ha preceduto anche il dramma fantasy Il Signore degli Anelli: The Rings of Power e The Boys 3, le uscite Disney+ Moon Knight, Obi-Wan Kenobi, The Book of Boba Fett, She-Hulk: Attorney at Law e Andor, la quarta stagione di Stranger Things di Netflix e Halo di Paramount+.
Sebbene Warner Bros. Discovery e HBO non siano molto orgogliose del fatto che un loro titolo sia stato piratato tanto quanto House of the Dragon in questo anno appena trascorso, questo è comunque un segnale promettente per il futuro della serie. Nonostante l’ultima stagione dello show sia stata accolta male, Game of Thrones è rimasto in cima a molte classifiche di pirateria nei tre anni successivi alla messa in onda dell’ottava stagione, anche nel luglio scorso, quando è stata registrata una media di oltre 8.500 ricerche al mese.
Anche nei canali più ufficiali, lo show ha dimostrato di essere un valido successore di Game of Thrones, con la prima stagione che ha ottenuto il 93% di gradimento da parte della critica sull’aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes, ben tre punti in più rispetto alla stagione di debutto della serie madre.
Il prequel della HBO ha anche stabilito diversi record di audience, con l’episodio pilota che non solo ha registrato il maggior numero di spettatori in un solo giorno per il debutto di una serie su HBO Max, ma ha addirittura mandato in tilt la piattaforma di streaming, con molti che hanno tentato di guardare lo show nella sua prima serata di disponibilità. Anche il finale della prima stagione di House of the Dragon ha registrato un audience di 9,3 milioni di telespettatori su tutte le piattaforme, la più alta per il finale di uno show HBO dopo il finale di Game of Thrones, indicando non solo che il pubblico rimane interessato al franchise, ma che potrebbe benissimo rivaleggiare con le pietre miliari stabilite dal suo predecessore.
Uno dei maggiori vantaggi di House of the Dragon è il più stretto coinvolgimento di George R.R. Martin nello sviluppo dello show per la HBO, a differenza di Game of Thrones, per il quale ha contribuito solo alla scrittura di quattro episodi e ha fornito una bozza dei due libri finali della sua serie di romanzi A Song of Fire & Ice, mentre David Benioff e D.B. Weiss hanno gestito lo show.
Sebbene lo spin-off sia ancora nelle mani di altri creativi, l’accoglienza positiva riservata finora allo show e le voci di un adattamento di altre storie iconiche indicano che la lezione dalla risposta poco brillante nei confronti delle ultime due stagioni di Game of Thrones è stata imparata. Solo il tempo ce lo dirà se effettivamente è così, quando la seconda stagione di House of the Dragon debutterà nel 2024.