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Attenzione: evitate la lettura se non volete imbattervi in spoiler sul quattordicesimo episodio della quinta stagione de I Simpson
“È insolito aver passato ventotto minuti con un servizio dedicato a una bambola. È impossibile smettere di parlarne. È una notizia davvero affascinante, gente. Buonanotte”.
Chi l’ha detta? Un conduttore di un qualunque telegiornale in onda nelle ultime settimane, in Italia e nel mondo? Un giornalista che ha appena concluso una trasmissione dedicata al film evento dell’anno, Barbie? Cillian Murphy? Corrado Augias? No, la citazione in questione è di Kent Brockman, l’anchorman de I Simpson. E non arriva da una delle ultime puntate in onda bensì dalla lontanissima quinta stagione, trasmessa per la prima volta nel 1994. Di cosa parla? Di una bambola, nello specifico di Malibu Stacy. Divenuta un’irrefrenabile fenomeno di massa, soprattutto grazie a una campagna comunicativa audace e d’altissimo profilo, E lo fa, oltretutto, in una puntata intitolata Lisa contro Malibu Stacy, in cui la piccola bambina si scaglia contro la produzione di una bambola bionda e stereotipata, capace di alimentare i peggiori luoghi comuni sulle donne. Lisa, dal canto suo, porta allora avanti una battaglia appassionata, impregnata di femminismo, per far sì che Malibu Stacy venga contrastata sul mercato da una bambola che possa effettivamente rappresentare un riferimento positivo per le donne di domani, attraverso l’utilizzo di frasi che non scadano nei soliti, terribili, stereotipi di genere. Vi ricorda qualcosa? La risposta non è difficile: il film dedicato a Barbie sembra porsi, per moltissimi versi, i medesimi obiettivi di Lisa Simpson.
E porta, allora, alla solita considerazione che si fa in questi casi: I Simpson hanno previsto il futuro per l’ennesima volta?
Sì, in minima parte. Ma in realtà non avevano fatto altro che parodiare il presente, attraverso una rilettura satirica della famosa vicenda della Barbie Teen Talk. Al di là delle considerazioni sulle capacità profetiche de I Simpson, è interessante notare le affinità tra un episodio molto ricordato della serie e un film che sta riscrivendo le regole del mercato cinematografico. Affinità notate, ovviamente, anche da Josh Weinstein, autore dell’episodio de I Simpson. secondo il quale il film sarebbe, rispetto alla sua puntata, “una risposta moderna a domande che ci siamo posti 30 anni fa”. Noi, dal canto nostro, non abbiamo niente da obiettare a riguardo: I Simpson, d’altronde, stanno sempre un passo avanti a tutti, anche se non possiedono alcuna capacità divinatoria. Con una lucidità tale da averli portati a parlare in modo credibile di femminismo trent’anni fa con un linguaggio valido ancora oggi. Se non è una magia, poco ci manca.
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