La notizia è di quelle che fanno tremare le gambe. La società con la mela di Cupertino ha trovato un accordo con la casa produttrice Skydance, per la messa in produzione de Il Ciclo della Fondazione di Isaac Asimov. Stiamo parlando di uno dei capolavori assoluti della fantascienza mondiale.
In un futuro remoto. L’impero Galattico che da migliaia di anni controlla l’Universo conosciuto, sta lentamente ma inesorabilmente collassando sotto il suo stesso peso burocratico e pachidermico. Lo psicostorigrafico Hari Seldon stabilisce mediante la sua disciplina scientifica, denominata psicostoria appunto, che sarà necessario un periodo di 30.000 anni per ristabilire l’ordine e la stabilità nella galassia. Calcola però che grazie ad una “Fondazione“, una comunità di scienziati pronti ad intervenire di fronte alle difficoltà e che preservino le conoscenze, sia possibile ridurre questo tempo a soli mille anni.
Questo è il nocciolo centrale della trilogia de Il Ciclo della Fondazione. Pubblicata tra il 1951 e 1953 è composta da: Cronache della galassia, Il crollo della galassia centrale e L’altra faccia della spirale. Questi racconti valsero ad Isaac Asimov nel 1966 il premio Hugo, massimo riconoscimento della letteratura fantasy e fantascientifica.
Ora questo avvincente ciclo di fantapolitica futurista diventerà una Serie Tv per la nuova piattaforma streaming della Apple. L’accordo con la Skydance che nel giugno scorso aveva acquisito dagli eredi di Asimov i diritti per l’adattamento seriale de Il Ciclo della Fondazione, prevede che la sceneggiatura sia affidata a David S. Goyer e Josh Friedman. Goyer (qui parliamo della sua ultima produzione “Krypton“) lo ricordiamo per essere stato l’autore di film come “Il Cavaliere Oscuro” di Nolan o “Batman vs Superman“. Mentre Friedman sarà coautore di “Avatar 2″ con James Cameron.
Dicevamo una notizia che fa tremare le gambe. Non solo per l’emozione di vedere, dopo innumerevoli tentativi quest’opera monumentale sul piccolo schermo. Basti ricordare il tentativo di un paio d’anni fa di Jonathan Nolan per la HBO poi arenato. Soprattutto però per il rischio che la messa in scena di questo adattamento comporta. La vastità della trama, la profondità dei personaggi, l’intreccio di storie ed eventi a cavallo di anni, secoli e millenni ha sempre scoraggiato Hollywood dal procedere sul grande schermo. Ed anche sul piccolo, come ha mostrato HBO, ha generato notevoli difficoltà.
Non si può che auspicare che dopo l’ambiziosa impresa fantascientifica di Altered Carbon, Skydance ci sappia regalare, osando, un’altro gioiello della fantascienza mondiale. Di cui da tempo ne sentivamo il bisogno.