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Lo “strano” rinnovo di 3 Body Problem lascia perplessi alcuni critici. E ora si rischia di fare la fine di Game of Thrones

È davvero una buona notizia il rinnovo de Il problema dei 3 corpi? Forse sì, ma forse no.

Notizia numero uno: Il problema dei 3 corpi, una delle produzioni seriali più ambiziose nella storia di Netflix, è stata rinnovata ufficialmente per una seconda stagione. Bene.

Notizia numero due: Il problema dei 3 corpi è stata rinnovata ufficialmente e arriverà alla sua conclusione naturale, coprendo interamente l’arco narrativo impostato dai romanzi da cui è tratta. Benissimo. Forse.

Perché forse? In un mondo televisivo in cui le serie tv vengono ormai cancellate con una frequenza deprimente, non è una buona notizia una conferma del genere?

Ovviamente sì, sulla carta. Ma solo sulla carta. E qualcuno ha già espresso delle perplessità a riguardo.

L’ha fatto, per esempio, l’autorevole magazine Collider, che ha presentato la notizia del rinnovo con un titolo emblematico: “3 Body Problem’ Deserves More Than a Wrap-Up Season”. Ovvero: “Il problema dei 3 corpi merita più di una stagione conclusiva”. E non sono gli unici ad aver accolto con freddezza l’annuncio del rinnovo. Ma perché? Il motivo è presto detto: la modalità di annuncio da parte di Netflix è inusuale e non è rassicurante.

Due sole le certezze: Il problema dei 3 corpi non verrà cancellata e arriverà fino alla sua conclusione naturale. Sì, ma come? Perché non si specifica da quante parti verrà composta la seconda (e ultima) stagione, una stagione dal numero imprecisato di episodi? Concediamo il beneficio del dubbio, fino a prova contraria: Netflix potrebbe comunicare nel futuro prossimo i dettagli del rinnovo. E viste le critiche delle ultime ore diventerà ancora più necessario farlo.

Detto ciò, un fattore porta a essere scettici: Il problema dei 3 corpi è andata meno bene del previsto.

Non certo un disastro come fu, per esempio, 1899, ma manco il trionfo che molti si aspettavano da un’opera con questo potenziale. Secondo i dati Nielsen, i minuti di visione sono piuttosto bassi: 1,37 miliardi di minuti di visione nei primi 4 giorni dall’uscita. Non pochissimi, ma sufficienti per giustificare un investimento che si aggira intorno ai 20 milioni di dollari a puntata? Probabilmente no. Per intenderci: Fallout, uscita poche settimane dopo, ha doppiato i numeri de Il Problema dei 3 corpi (2,9 miliardi di minuti nei primi 5 giorni dall’uscita). La differenza è sostanziale, e Netflix non può non tenerla in considerazione.

Lo ripetiamo: i numeri non sono fallimentari, ma sembrano motivare in parte la vaghezza delle informazioni trasmesse nelle ultime ore. Quella de Il problema dei 3 corpi pare essere, in definitiva, una navigazione a vista: si arriverà alla fine, ma non escludiamo che si possa fare attraverso una scorciatoia. Frettolosamente, e quindi male. Gli autori, d’altronde, ne sanno qualcosa: David Benioff e D.B. Weiss si ritrovarono a chiudere di corsa le trame di Game of Thrones, coi risultati disastrosi che ricordiamo tutti (e che abbiamo analizzato di recente).

Andrà così anche per la loro nuova creatura, nata da un’insospettabile “ispirazione” della Sampdoria? Benioff e Weiss parlarono di quattro potenziali stagioni per portare a termine la storia nel miglior modo possibile: avranno lo spazio necessario, visto che si è evocata la fine dopo la messa in onda di un solo ciclo di episodi?

Per ora non vogliamo sbilanciarci, ma il timore è innegabile.