Il Signore degli Anelli, il cui universo è nato dall’inventiva di J. R. R. Tolkien, è ora una serie tv di Amazon Prime Video, arrivata il 2 settembre 2022 (e ancora prima di iniziare aveva scatenato polemiche).
Gli Anelli del Potere è ambientata nella Seconda Era della Terra di Mezzo. Segue la forgiatura degli anelli del potere, gli anelli che hanno permesso al Signore Oscuro Sauron di portare oscurità nella Terra di Mezzo.
La serie è iniziata una decina di giorni dopo un’altra serie fantasy molto attesa, House of the Dragon, prequel di Game of Thrones, che racconta la guerra di successione all’interno della casata regnante dei Targaryen.
Essendo entrambe serie di genere fantasy e provenendo da due franchise molto amati, è normale che si faccia un confronto tra le due. Jennifer Salke, a capo di Amazon Studios, ha affermato che Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere è molto diversa da Game of Thrones e House of the Dragon.
I fan de Il Signore degli Anelli non vogliono sesso e violenza come in Game of Thrones, dice Salke
In un’intervista a Variety Jennifer Salke ha parlato del suo lavoro e de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere. Variety ha infatti deciso di premiare Salke (e con lei Amazon Studios) con il Variety Vanguard Award, un riconoscimento conferito ai personaggi e agli studi che hanno contribuito a innovare l’industria televisiva globale.
Gli Anelli del Potere è basato sulla mitologia definita da Tolkien ma aggiunge anche personaggi ed elementi in più. Salke parla di come hanno deciso di definire il tono della serie, affermando di voler rivolgere questo prodotto alle famiglie:
“C’è così tanta oscurità nel mondo. Volevamo appoggiarci alla luce e far vedere al nostro pubblico globale un prodotto che desse fiducia, avesse luce e che una famiglia intera potesse guardare. Molte persone sono cresciute con questa letteratura e volevamo che la serie riuscisse ad appassionare a Tolkien nuove generazioni. La frase che abbiamo continuato a usare è: ‘Se sei abbastanza grande per leggere i libri, sei abbastanza grande per guardare la serie. Dall’inizio sapevamo che questa serie non era la nostra Game of Thrones. Infatti gli stessi fan sin dall’inizio ci hanno detto ‘Per favore, non mettete sesso e violenza provocatoria’, elementi che non appartengono alle storie che Tolkien voleva raccontare”.
Gli elementi citati, invece, sono presenti e anche fondamentali nelle serie tratte dalla opere di George R.R. Martin, caratterizzano il mondo in cui sono ambientate.
Salke parla anche del grande investimento fatto da Amazon per la realizzazione di questa serie. Dice:
“Stiamo costruendo infrastrutture per cinque stagioni. Stiamo costruendo una piccola città. Abbiamo sempre pensato di voler spendere il necessario per fare bene. Penso che siano soldi molto ben spesi. Se guardi a come le persone stanno reagendo all’esperienza visiva della serie, è tutto estremamente positivo”.
Le riprese della seconda stagione sono già iniziate. Non sappiamo, però, se la stagione arriverà nel 2023. Salke dice: “Vogliamo che tra le stagioni passi meno tempo possibile, ma vogliamo mantenere il livello alto. Quindi ci impiegheremo il tempo che serve. Ma c’è una certa urgenza a muoverci velocemente”.