L’universo de Il Signore degli Anelli (in originale The Lord of the Rings) è nato dall’inventiva di J. R. R. Tolkien ed è stato portato sullo schermo da Peter Jackson nei suoi film e da una serie tv di Amazon Prime Video, Gli Anelli del Potere, arrivata nel 2022, la cui seconda stagione è in lavorazione.
La trilogia cinematografica – composta dai film La Compagnia dell’Anello, Le due torri e Il ritorno del re – è stata uno dei più grandi successi cinematografici di sempre, ha ricevuto numerosi riconoscimenti ed è stata acclamata dalla critica. Il ritorno del re ha vinto undici premio Oscar e complessivamente la trilogia ha ottenuto diciassette statuette su trenta candidature. Anche dal punto di vista economico la trilogia ha avuto un riscontro positivo, incassando quasi tre miliardi di dollari in tutto il mondo, a fronte di un budget complessivo di 281 milioni di dollari e di otto anni di lavoro per essere realizzata. Le riprese sono state girate simultaneamente e interamente in Nuova Zelanda, paese natale di Jackson.
Eppure, all’inizio una star dei film era molto dubbiosa in merito al successo della trilogia.
John Rhys-Davies, interprete di Gimli, pensava che Il Signore degli Anelli non avrebbe avuto successo
In un’intervista nel podcast Inside of You con Michael Rosenbaum (che conosciamo per essere stato Lex Luthor nella serie cult Smallville), John Rhys-Davies, interprete nel nano guerriero Gimli nella trilogia de Il Signore degli Anelli, ha fatto una rivelazione: all’inizio l’attore pensava che la trilogia cinematografica sarebbe stato un flop clamoroso.
“A dire la verità all’epoca pensavo: ‘Vabbè, buona fortuna’. Peter Jackson era sconosciuto, veniva da uno o due film a bassissimo budget che erano meravigliosi piccoli film. Ma aveva idea di quel che stava facendo?
Ho sentito che lo stavano realizzando, ero sicuro che sarebbe stato un flop totale. Ho pensato: ‘Il Signore degli Anelli sarà un completo disastro qualunque cosa sia’. Ma mi sono detto ‘Pazienza”; poi non ero mai stato in Nuova Zelanda, ci dovevo stare per un mesetto, fare il mio dovere e potevo anche ritagliare momenti da turista. Perché sai, pensavo che Jackson non avesse alcuna idea di quel che succede quando fai grandi film, e io ne ho fatti di importanti…”.
Continua:
“Quando mi hanno richiamato e mi hanno proposto la parte di Gimli, ho pensato ‘Cha diavolo!”. Avevo passato 30 anni a cercare di essere riconosciuto, perché avrei dovuto sottopormi a tutto quel trucco e parrucco passando cinque o sei ore al giorno in makeup?”
I dubbi erano talmente tanti che John Rhys-Davies ha iniziato a credere che i due film successivi, Le due torri e Il ritorno del re, non sarebbero nemmeno arrivati al cinema ma sarebbero direttamente usciti in formato home video. Ricorda infatti di aver pensato:
“Chi vorrebbe passare tre anni in Nuova Zelanda a fare un film che è solo la prima parte, che fallisce, e i due successivi escono solo in VHS?”
Il tempo ha dato torto all’attore, dato il grande successo che i film di Jackson hanno ottenuto in tutto il mondo. Il regista ha portato sul grande schermo anche il prequel Lo Hobbit, adattandolo in una trilogia.