Vai al contenuto
Home » News

Il tatuatore di Auschwitz – Jonas Nay ebbe un crollo nel ruolo del soldato nazista: «Ascoltavamo musica natalizia»

Ma prima di continuare con la lettura abbiamo entusiasmanti novità da condividere con te. A breve sarà disponibile Hall of Series Plus, il nostro servizio in abbonamento che ti permetterà di accedere a moltissimi contenuti esclusivi e in anteprima.

Inserisci il tuo indirizzo email e clicca su ‘Avvisami’ per essere notificato quando Plus sarà disponibile.

* campo obbligatorio

Lo scorso 10 maggio è approdata su Sky una nuova produzione originale (la trovi in streaming su NOW), tra le più attese dell’anno: Il tatuatore di Auschwitz. La serie storica è tratta dall’omonimo romanzo della scrittrice Heather Morris, che è anche un personaggio all’interno della serie, interpretato da Melanie Lynskey. La scrittrice, come si vede nella serie che racconta fatti realmente accaduti, ha raccolto le testimonianze di Lale Sokolov, sopravvissuto al campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau. Una narrazione eticamente complessa, che ha messo a dura prova coloro del cast a cui erano affidati i ruoli più immorali. Tra questi, c’è lo straordinario Jonas Nay.

Jonas Nay ha avuto un crollo emotivo nell’interpretazione del suo personaggio ne Il tatuatore di Auschwitz

Uno dei ruoli più complessi è sicuramente quello che è stato affidato all’attore Jonas Nay. Quest’ultimo interpreta Stefan Baretzi, il soldato nazista che è solito tenere in custodia il protagonista della storia da giovane, Lale, interpretato da Jonah Hauer-King. L’attore si è confidato in un’intervista alla NBC, ammettendo di aver quasi rinunciato al ruolo:

“Sentivo che non esistesse essere umano sulla Terra più diverso da me [in riferimento al suo personaggio, ndr]“. Ha poi raccontato: “Ho pensato: ‘No, non posso… semplicemente non posso interpretarlo, non so come fare‘. A un certo punto, mi sono seduto completamente disperato davanti a Heather Morris, l’autrice del romanzo”.

L’attore di Stefan Baretzi in Il tatuatore di Auschwitz ha poi trovato coraggio approfondendo sempre più quello che ha definito “un mostro” e, soprattutto, soffermandosi sulle debolezze umane di questo personaggio.

Jonas Nay ha raccontato in che modo anche Jonah Hauer-King lo ha aiutato a sopportare il peso del ruolo

A detta dell’attore Jonas Nay, l’atmosfera sul set è stata di enorme supporto, e le persone hanno costituito il valore aggiunto per aiutarlo a superare la difficoltà. In particolare, ha raccontato un siparietto che vede coinvolto il protagonista Jonah Hauer-King, che oltre a recitare è anche musicista.

“Mi sono trovato davanti a Jonah Hauer-King, che è molto più alto di me. Mi sorrise e mi disse ‘Sono così felice di fare questo insieme. Sono così contento che sia tu a farlo’. Io ho risposto: ‘Perché?'”

Di lui ricorda l’enorme disponibilità e gentilezza, e soprattutto le musiche natalizie che faceva partire sul set della serie tv:

“Jonah aveva appena fatto le sue prime registrazioni per un album. È un cantante e un chitarrista e ho avuto il privilegio di ascoltarlo, con le airpods tra una ripresa e l’altra. Lui col suo abbigliamento da prigioniero, io in un’uniforme da soldato SS, in piedi in questo scenario surreale di una ricostruzione di Auschwitz ad ascoltare la sua musica. La mattina, quando entravamo nel camper del trucco, lui diceva… ‘Si può mettere un po’ di musica natalizia?’. Ci stavamo vestendo e preparando per i nostri ruoli, poi accendevamo lo speaker bluetooth e ascoltavamo la musica natalizia. Era come togliersi un enorme peso da dosso in quel momento, e ci aiutava davvero a superare il tutto. Per me, personalmente, è stato il più grande sollievo.”

Se non avete ancora visto i primi due episodi de Il tatuatore di Auschwitz, vi lasciamo qui il racconto della storia vera dietro la serie Sky Original.