Con l’annuncio del secondo film di Inside Out, targato Disney Pixar, a molti fan è sorto un lecito dubbio. Ma andiamo per gradi.
Inside Out (che puoi trovare qui in streaming su Disney+) è un film d’animazione del 2015 con protagonista Riley, una bambina che, nel corso della storia, affronterà diverse situazioni. Ognuna di queste sarà gestita (e raccontata, a noi meri spettatori) dalle sue principali emozioni: Gioia, Paura, Rabbia, Disgusto e Tristezza, ognuna delle quali vive nel Quartier Generale. Insomma, il centro di controllo della mente della piccola Riley.
Tali emozioni sono, fondamentalmente, quelle di una bambina piena di vitalità. Non è un caso, infatti, che Gioia giochi un ruolo fondamentale nel primo film, esprimendo al meglio come possa pensare e agire una persona piena di vita com’è di fatto la piccola protagonista del film. Tuttavia, con l’uscita del trailer del secondo film, Inside Out 2, vediamo arrivare nuove emozioni che scavalcano le principali. O meglio, che scavalcano quelle che avevano fatto da padrone nel primo capitolo del film. Qualcosa, in Riley, sta decisamente cambiando.
Ansia, Noia, Invidia e Imbarazzo: le emozioni portanti di questo nuovo, prossimo capitolo di Inside Out?
Arrivati a un preciso punto della storia, possiamo notare che Ansia cerca di prendere il controllo su tutte le emozioni, diventando quasi l’emozione “cattiva” della storia. Un vero e proprio villain, per certi versi e seguendo lo schema narrativo proposto dalla pellicola. Ciò lo si può notare anche dal cambio di colore del pannello di controllo.
Tutti i segnali sembrano portare a un’unica e incontrovertibile evidenza: la protagonista di Inside Out sta attraversando i primi passi verso l’adolescenza. Ella sperimenta nuove cose e ovviamente prova nuove emozioni, o sentimenti scaturiti da queste. Naturalmente, la vita di un adolescente è decisamente diversa da quella di un bambino, e diverse saranno le emozioni che si troverà a dover controllare. Ma, posto questo, in che modo arriviamo poi alle emozioni dei genitori di Riley?
Nel primo film di Inside Out ci addentriamo nella mente della mamma per scorgere quella che sembra essere a tutti gli effetti Tristezza. Guardando il colore blu caratteristico, parte dominante del pannello di controllo, sorge spontanea la domanda: non dovrebbe essere Gioia a controllare tutto? Non necessariamente. L’emozione predominante dell’adulto può essere diversa a seconda del periodo che sta passando, e aiutare l’adulto a controllare maggiormente le proprie emozioni.
Allo stesso modo Rabbia che, invece, controlla il pannello del padre della protagonista. Cosa notiamo di anomalo rispetto a ciò che sappiamo nel film? Come possiamo vedere dal suo comportamento, quello del padre appunto, nel primo film non ci troviamo di fronte alla Rabbia a cui pensiamo di solito. È una rabbia “diversa“, per certi versi anche e perfino “educativa”. Da questo assunto sorge dunque il dubbio della premessa: e se la scelta di far vedere le stesse emozioni di Riley (ma in modo più adulto) non sia stato un errore bensì un messaggio molto sottile?
Quando si diventa genitori l’amore per il proprio figlio supera qualsiasi cosa, e il messaggio potrebbe essere proprio questo.
Non è un caso che sia le emozioni della mamma di Riley – dominate da Tristezza – che quelle del padre – dominate, invece, da Rabbia – abbiano lo stesso identico obbiettivo. Quale? Fare di tutto per far sì che Riley sia sempre felice, sorridente e piena di vita. Obiettivo che per un genitore è semplicemente essenziale.
Ma un’altra domanda che si sono posti i fan è sorta proprio rispetto alle nuove emozioni: perché non le provano? Dove sono finite? Possibile che non se ne faccia il minimo riferimento? Nel trailer non vediamo quello che passa per la mente dei genitori, ma possiamo pensare che il ragionamento sia sempre lo stesso. Un genitore, quando suo figlio passa per il farraginoso periodo dell’adolescenza, prova sicuramente emozioni diverse rispetto a quando è un bambino.
Potremmo pensare che all’interno della mente dei genitori si aggiunga Ansia, ma in modo sicuramente diverso rispetto a quanto stato fino a oggi. L’indizio sull’arrivo della nuova emozione c’è eccome.
Come notiamo, infatti, il pannello di controllo della mamma di Riley è arancione già nel primo film! Eppure è diverso.
L’ansia di vedere tua figlia crescere, la paura che non riesca a farsi nuove amicizie. Sono soltanto alcune delle preoccupazioni nascenti dall’assistere un figlio da un certo momento della sua vita in poi. Ma in questo caso le emozioni dei genitori sono già mature, quindi giocheranno sicuramente in modo molto diverso. Ma soprattutto in modo più controllato rispetto all’ansia di Riley in Inside Out, che potremmo definire più come ansia sociale.
Di conseguenza, in Inside Out come nella vita reale, quelle che possono essere “brutte” emozioni per i genitori avranno sempre come obbiettivo la figlia e il suo stato d’animo, mettendo da parte tutto quello che possono pensare per sé stessi. Arrivando al punto focale che consiste nel mandare un messaggio: nonostante tutti i pensieri che può avere un adulto, sia inconsciamente che non la sua mente punterà sempre prima sul benessere del proprio figlio.
Sicuramente capiremo di più con l’uscita di Inside Out 2 il 19 giugno. Intanto, non ci resta che filosofeggiarci su!