Interstellar il film diretto dal regista statunitense Christopher Nolan, alla sua uscita nel 2014 ha diviso il pubblico e la critica. Tacciato di essere eccessivamente difficile da comprendere e in alcune parti troppo melenso, non gode del medesimo riconoscimento di altre opere della cinematografia del regista. Tuttavia la critica ha comunque lodato i grandi pregi (soprattutto tecnici) del film con Matthew McConaughey e infatti lo ha premiato per gli effetti visivi agli Oscar Awards nel 2015. Al centro del film c’è il tortuoso viaggio di un gruppo di astronauti che viaggiano attraverso un wormhole per cercare una nuova casa per l’umanità, minacciata da una terribile carestia mondiale. Chiunque abbia visto il film ricorda soprattutto il forte legame dell’ex pilota della NASA Joseph Cooper con sua figlia Murphy, che ha un epilogo particolarmente emozionante nel film. Inizialmente però la storia dei due personaggi, interpretati da Matthew McConaughey e Jessica Chastain, doveva concludersi in modo molto diverso. Mentre Christopher Nolan sta ottenendo l’ennesima consacrazione con Oppenheimer, il nuovo film di successo con Cillian Murphy, vi sveliamo questa interessante curiosità su Interstellar.
Jonathan Nolan, che ha scritto a quattro mani la sceneggiatura del film con il fratello, ha rivelato che il finale che avevano pensato in origine per Interstellar era decisamente più drammatico.
Attenzione: da questo momento in poi l’articolo conterrà degli spoiler sul finale del film di Christopher Nolan.
Nella versione finale del film abbiamo visto l’ex pilota della NASA attraversare un tesseract a cinque dimensioni, grazie al quale riesce a comunicare con una versione più giovane di sua figlia. Con questo collegamento le fornisce le coordinate del buco nero e la aiuta a completare un’equazione che permette all’umanità di mettersi in salvo e fuggire dalla Terra. Nella parte finale del film Joseph Cooper si riunisce con l’amata Murphy, che nel frattempo è invecchiata, in una stazione spaziale. Secondo i piani originali però questo incontro non avrebbe mai dovuto avere luogo e l’astronauta non sarebbe dovuto tornare vivo dalla missione.
Secondo Nerdist, a svelarlo è stato Jonathan Nolan nel 2015 in un intervento al Jet Propulsion Lab di Caltech durante il quale ha parlato anche dell’epilogo di Interstellar. Il fratello del regista ha detto che in uno dei finali, che avevano preso in considerazione, il “ponte Einstein-Rosen” (noto anche come wormhole) sarebbe dovuto crollare, impedendo quindi a Cooper di mettersi in salvo. Sarebbe quindi dovuto rimanere bloccato all’interno senza poter tornare a casa per riabbracciare sua figlia. Il suo sacrificio per salvare il destino dell’umanità avrebbe sicuramente accresciuto il pathos dell’epilogo di Interstellar, ma non avrebbe trasmesso alcun messaggio di speranza. Per questo motivo Christopher Nolan ha deciso di cambiare i piani e scrivere per il film un finale meno drammatico.