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Il creatore de I Soprano rivela: «James Gandolfini mi chiamava Satana»

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James Gandolfini è diventato immortale grazie alla sua magistrale interpretazione nella serie I Soprano. Il ruolo di Tony Soprano gli ha fatto vincere numerosi premi e non dimenticheremo mai la sua grande emozione, quando ha vinto il suo primo Emmy nel 2000. La serie I Soprano ha cambiato la storia della televisione e per questo ci aspettiamo tanto dal film prequel che sta per arrivare nei cinema e che è stato anticipato da un trailer senza dubbio esaltante. The Many Saints of Newark uscirà il prossimo ottobre e racconterà come il giovane promettente Anthony si sia trasformato nel gangster che conosciamo. A interpretarlo sarà Michael Gandolfini, il figlio di James, che tenterà nella pellicola di omaggiare l’eredità paterna.

In questi giorni allora David Chase, il creatore de I Soprano, per pubblicizzare il film sta rilasciando una serie di interviste.

Di recente è stato intervistato da Vanity Fair e nel corso della chiacchierata ha avuto modo di ricordare gli anni trascorsi sul set con James Gandolfini. David Chase ha rammentato che è proprio lì che ha conosciuto un giovanissimo Michael Gandolfini. James era, infatti, solito portare suo figlio sul set della serie tv, ma la presenza del bambino non gli impediva di rivolgersi in un modo poco carino al creatore della serie. Chase infatti ha raccontato che Gandolfini gli aveva dato un appellativo non proprio lusinghiero:

“Sì, lo era. … Era un bambino. E suo padre mi salutava, ‘Ciao, Satana,’ mentre passavamo.”

James Gandolfini è ricordato da tutto il cast de I Soprano per la sua grande generosità e disponibilità ed è noto che decise anche di ridurre il suo cachet per mettere fine a una disputa con la HBO e permettere la realizzazione della quinta stagione. Anche se è senz’altro vero che Gandolfini ebbe molti scontri con la troupe de I Soprano durante la realizzazione della serie, è molto probabile che il soprannome che aveva dato a Chase fosse uno scherzo e non un insulto vero e proprio. David Chase ha ricordato che al tempo era stanco di lavorare con James Gandolfini ed era sicuro che anche l’attore non ne potesse più di lui. Tuttavia quando nel 2012 si è prospettata la possibilità di tornare a collaborare con lui per il film Not Fade Away, James, dopo aver messo da parte le sue riserve, ha accettato l’offerta. Chase ha ricordato:

Sì lo abbiamo fatto. Ed è stato molto bravo, come sempre. E il modo in cui è successo è stato… non so perché ero al telefono con lui, perché non stavamo parlando, davvero. Ma ero al telefono con lui per qualcosa, sul film, su Not Fade Away. Mi aveva fatto sapere attraverso gli agenti che non era interessato. Forse l’ho chiamato proprio per questo, non lo so. Ma ero al telefono con lui, ha detto: “Allora cosa hai intenzione di fare?” Quindi ho menzionato un altro attore, ha detto: “Oh, beh, non posso lasciartelo fare. Va beneVa bene. Lo farò io.”

David Chase ha spiegato anche cosa lo ha spinto a dare il ruolo di Anthony al figlio di James Gandolfini.

Il creatore della serie ha detto di essere stato certo fin dall’inizio che Michael sarebbe stato la scelta più indicata per recitare il ruolo del giovane Tony Soprano. Al giornalista che ha chiesto a Chase, se avesse avuto qualche esitazione, ha risposto: “No. Ho guardato un nastro per vedere se riusciva a mettere una parola dietro l’altra. Ma no, non ho avuto esitazioni. Avevo solo un vago sospetto che il DNA sarebbe stato lo stesso, o almeno che sarebbe prevalso.”

David Chase ci ha tenuto però ad avvisare gli spettatori che quello che vedremo in The Many Saints of Newark sarà un Tony diverso da quello a cui siamo abituati. Ha detto però che allo stesso tempo nell’interpretazione di Michael Gandolfini sarà possibile notare degli aspetti che ricordano inevitabilmente il Tony Soprano che ben conosciamo. Ha affermato:

“No, non sembrava affatto lo stesso. A quel tempo nella sua vita, Tony era un ragazzo diverso. Ma quando doveva essere duro, allora eccolo. E potevo davvero vedere il Tony adulto in [Michael], quando guardavo le prime riprese. Dolce, serio, curioso. Sì, potevo davvero vederlo. Tony è sempre stato, per essere un personaggio della malavita, un ragazzo che pensava troppo. Era più riflessivo della maggior parte di quelle persone.”

Nel corso dell’intervista David Chase ha avuto anche modo di spiegare al giornalista le ragioni dietro la sua scelta di realizzare un film prequel de I Soprano. Ha detto che all’inizio non era affatto propenso all’idea, ma che nel corso di un’intervista una volta lo sceneggiatore Tom Fontana gli aveva proposto di parlare degli scontri di Newark degli anni Sessanta e che l’idea gli è piaciuta subito. Avendo vissuto quegli avvenimenti, Chase ricorda bene la rabbia dei rivoltosi e crede che possa essere interessante raccontarli. Ha detto:

“Beh, non ho mai avuto interesse a farlo. E poi—non so che anno fosse… Ho avuto un’intervista con Tom Fontana e lui ha detto che sarebbe stato interessante fare una storia su Johnny e Junior a Newark. E poiché i miei genitori, mia madre in particolare, venivano da lì, ho pensato: “Oh, sarebbe interessante. Sì. Potrebbe essere bello”. E poi me ne sono dimenticato, ma non l’ho mai dimenticato del tutto. Poi mi sono interessato alle rivolte di Newark.”

Negli Stati Uniti The Many Saints of Newark uscirà nelle sale e in contemporanea su HBO Max il primo ottobre di quest’anno. Ancora non si conosce la data di rilascio italiano, ma speriamo possa arrivare da noi in contemporanea con l’America. Al fianco di Michael Gandolfini troveremo nel cast anche attori del calibro di Alessandro Nivola, Jon Bernthal, Vera Farmiga e Ray Liotta. Non vediamo l’ora di vedere come se la caverà Michael nei panni del celebre personaggio che è stato magnificamente interpretato da James Gandolfini.