Jessica Lange, la diva del cinema degli anni ’90, ha in mente di lasciare la recitazione? Sembra proprio che presto dovremo rinunciare al talento dell’attrice.
Se Martin Scorsese ha detto di non essere ancora pronto ad andare in pensione per il momento, la popolare star di King Kong la pensa diversamente. Nel corso della sua carriera iniziata nel 1976, ha recitato in innumerevoli pellicole che hanno fatto la storia come All That Jazz, Il postino suona sempre due volte, Tootsie e Blue Sky. La sua monumentale carriera nel cinema ha permesso a Jessica Lange inoltre di vincere due premi Oscar, facendo la storia come una delle poche star ad aver conquistato il riconoscimento sia come migliore attrice protagonista che come non protagonista. Grazie a Ryan Murphy, che l’ha fortemente voluta in American Horror Story, ha incantato anche le nuove generazioni con la sua eleganza.
Per questo motivo ci addolora il fatto che Jessica Lange stia valutando di mettere da parte la recitazione.
A rivelarne le ragioni è stata proprio lei nel corso di un’intervista rilasciata a The Telegraph. L’attrice ha assistito ai cambiamenti che Hollywood ha attraversato negli ultimi anni ed è giunta alla conclusione che ormai gli interessi economici degli Studios hanno inevitabilmente rovinato l’arte cinematografica. Jessica Lange non si sente più motivata a far parte di un mondo in cui la creatività viene messa in secondo piano rispetto ai profitti aziendali. Ha spiegato infatti:
“I film meravigliosi di registi davvero grandi, che raccontano storie meravigliose e hanno personaggi fantastici sono rari. Penso che inizierò a eliminare gradualmente il cinema dalla mia vita.“
Quando la giornalista Dalya Alberge le ha chiesto se intendesse quindi abbandonare la recitazione, Jessica Lange ha confermato di star seriamente valutando questa opzione. Dal momento che crede che i produttori ai nostri giorni stiano sminuendo l’arte cinematografica, non esclude la possibilità di andare in pensione. Nel denunciare i problemi di Hollywood, se l’è presa anche con i cinecomic:
“Non credo che reciterò ancora per molto. Ai nostri giorni la creatività viene messa in secondo piano rispetto ai profitti delle aziende. Ora l’enfasi non viene posta sull’arte, sull’artista o sulla narrazione. Si tratta di soddisfare i tuoi azionisti. Questo sminuisce l’artista e l’arte del cinema. I grandi film in franchising tratti dai fumetti, a cui non sono interessata, hanno sacrificato quest’arte in cui siamo stati coinvolti… per il bene del profitto.”
Jessica Lange ha riflettuto anche su come sia cambiato il modo di dirigere le pellicole cinematografiche. Al giorno d’oggi si predilige un montaggio frenetico, mentre prima i registi con la loro telecamera indugiavano più a lungo sui volti degli attori facendo emergere meglio le loro emozioni. Ha spiegato:
“Non so se è perché i cineasti pensino di non poter più attirare l’attenzione del pubblico. Questo tipo di cinema mi fa impazzire.”
Visto che non esistono più i cult di una volta e gli Studios sono interessati solo ad accrescere i loro guadagni, Jessica Lange sta seriamente valutando l’idea di chiudere la sua carriera cinematografica.