Johnny Depp è finito nuovamente nel mirino di Brian Cox, così come è successo anche un paio di anni fa nel suo libro intitolato Putting the Rabbit in the Hat. Qui, infatti, ha duramente criticato la recitazione dell’attore e, più recentemente, ha dimostrato di pensare ancora le stesse identiche cose. Brian Cox ha ribadito quanto affermato durante un’intervista con il Guardian, in cui si è ritrovato a parlare della propria carriera e dei ruoli che non ha voluto accettare. Tra questi c’è anche il ruolo del governatore Swann nella saga di Pirati dei Caraibi, che è poi andato a Jonathan Pryce. Stando a quanto affermato, Cox avrebbe rifiutato il ruolo proprio a causa di Johnny Depp.
Non è la prima volta che Brian Cox critica la recitazione di Johnny Depp
Queste le parole di Brian Cox riguardo Johnny Depp: “[Quel ruolo] sarebbe stato un guadagno ma, di tutte le parti del film, sarebbe stata la più ingrata. E Depp, per quanto simpatico sia, ne sono sicuro, è così esagerato. Guardate Edward mani di forbice! Ammettiamolo, se ti presenti con le mani così e il trucco pallido e sfregiato, non devi fare nulla. E infatti non ha fatto niente“. Insomma, stando a quanto affermato da Cox, a rendere Johnny Depp un attore così amato non è il suo talento nella recitazione ma semplicemente il trucco e il modo in cui viene vestito e pettinato quando partecipa a una pellicola. Come già affermato, inoltre, questa è l’ennesima volta che Cox ribadisce il proprio pensiero. Nel libro, infatti, le sue parole sono state: “È così esagerato, così sopravvalutato. Voglio dire: Edward mani di forbice. Parliamoci chiaro, se compari sul set con le mani fatte a quel modo e con il trucco pallido e spaventoso, non devi fare niente. E infatti non l’ha fatto. E dopo ha fatto ancora meno“
Secondo Brian Cox, Johnny Depp è un attore sopravvalutato
Non è di certo la prima volta che Brian Cox critica un attore per il suo metodo di recitazione. È accaduto anche con Jeremy Strong, dopo che Cox ha definito il suo lavoro “dannatamente fastidioso” perché tende a immergersi e mantenere il personaggio per tutto il periodo del progetto, anche quando si chiude una ripresa. In risposta, Strong ha ribattuto che qualsiasi metodo recitativo è in realtà valido, purché si raggiunga l’obiettivo, e ha affermato: “Non si può discutere il lavoro che lui fa e non penso lui possa discutere il lavoro che faccio io”