Si parla ancora della cancellazione di Kaos da parte di Netflix. Una cancellazione traumatica per parte del pubblico, tuttavia spiegabile attraverso i numeri.
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L’avevamo già rimarcato a poche ore dalla notizia: i numeri di Kaos, se comparati per esempio con quelli ottenuti dalla quarta stagione di Emily in Paris o da un’altra serie Netflix alla prima stagione, The Perfect Couple, sono stati buoni ma insufficienti per giustificare un rinnovo. Questa, tuttavia, è solo parte dell’analisi: oltre ai numeri delle visualizzazioni, infatti, Netflix tiene in fortissima considerazione l’arco temporale nel quale vengono ottenuti dal titolo valutato.
Nelle ultime ore, ne ha parlato in un thread interessante su X il giornalista freelance e analista Michael Greshko, rimarcando un altro aspetto decisivo. Il fattore principe, a dirla tutta: lo sviluppo nei primi quaranta giorni. Questo è stato, infatti, il tempo trascorso tra il rilascio della serie e la cancellazione di Kaos.
Scrive Greshko, tra le altre cose: “Se Kaos e altri programmi sono una guida, Netflix sembra dare luce verde o cancellare i programmi in base agli spettatori raccolti nel breve termine, senza tenere necessariamente in considerazione il suo potenziale futuro nella fase successiva”.
L’analista sintetizza tutto con una considerazione piuttosto chiara: “Affinché si voglia promuovere il rinnovo dello show, è necessario guardarlo subito dopo l’uscita “.
Considerazioni interessanti, valorizzate da tanti dati sulle visualizzazioni di Kaos. Ma non c’è niente di nuovo, a riguardo: nel 2023, quando arrivò l’altrettanto dolorosa cancellazione di 1899, scrivemmo più o meno le stesse cose. Con un raggio d’azione individuato ancora più circoscritto: secondo la nostra analisi, il termine chiave era infatti di 28 giorni. Meno di un mese. Meno di un mese per decidere il destino di una serie tv, al di là del suo potenziale globale (soprattutto se si tratta di una prima stagione, come nei casi di Kaos e 1899).
Si dovrà tenere in considerazione, in futuro: piaccia o meno, sono queste le regole del gioco. Un gioco a eliminazione che ha mietuto e continuerà a mietere vittime illustri.
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