È proprio il caso di dirlo: ci risiamo! Ancora una volta siamo qui a commentare l’ennesima, controversa e discussa cancellazione da parte di Netflix. Ci riferiamo, ovviamente, alla decisione della piattaforma streaming di cancellare Kaos dopo una sola stagione.
La notizia è arrivata circa una settimana fa, dopo appena un mese e mezzo dal debutto della serie sulla piattaforma streaming. E pensare che avevamo aspettato la bellezza di sei anni per vedere sullo schermo la serie tv con Jeff Glodblum nei panni del dio greco Zeus, in cantiere dal 2018. Le motivazioni dietro a questa scelta non sono state del tutto chiarite. A quanto pare, però, quest’ultima non sarebbe risultata all’altezza delle aspettative di Netflix in quanto ad ascolti e profitti (ma forse era da mettere in conto). Insomma, per farla breve Kaos non avrà una seconda stagione. Il meccanismo è spietato, ormai lo sappiamo bene. Ma sappiamo anche che quando vogliono i fan sanno farsi sentire.
I fan hanno infatti lanciato una petizione per salvare Kaos dalla cancellazione. Anche in questo caso non siamo di fronte a una novità, e non solo per quanto riguarda le serie Netflix. Negli anni ci sono stati tantissimi tentativi di questo genere. Solo negli ultimi tre mesi sono stati lanciati appelli per salvare serie come The Acolyte, My Lady Jane e l’italiana Prisma. Il fine è sempre lo stesso: riuscire a dare alla serie un futuro o, nell’eventualità di un cliffhanger finale, almeno una degna conclusione. Nel caso in questione la petizione è stata lanciata ancora prima della notizia della cancellazione, segno della sfiducia che ormai molti spettatori nutrono nei confronti della politica di Netflix.
Al momento la petizione per salvare Kaos ha superato le diecimila firme. Il prossimo obiettivo sarà arrivare a quindicimila.
Un futuro per Kaos è davvero possibile? “C’è sicuramente altro“, aveva affermato il creatore della serie Charlie Covell poco più di un mese fa, “mi piacerebbe molto fare di più e lavorare con quegli attori e quel team“. Nonostante le recensioni contrastanti (qui trovate la nostra), dunque, le idee per andare avanti c’erano e indubbiamente anche il potenziale. Peccato che la piattaforma streaming non l’abbia pensata allo stesso modo.
Non sempre le proteste degli spettatori sono state sufficienti a salvare serie tv dalla cancellazione. Eclatanti sono stati i casi di The OA e di 1899. D’altro canto, a volte le petizioni dei fan hanno effettivamente funzionato. È successo, ad esempio, con Manifest, Skam Italia, Sense 8 e con comedy molto popolari come Community e Brooklyn Nine-Nine. Quale sarà il destino di Kaos? Finirà tra le serie salvate o rimarrà nel novero delle cancellazioni più controverse di Netflix? Non ci resta che aspettare per scoprirlo.