Kate Hudson ha le idee chiare: la figlia Rani Rose sceglierà, appena potrà, se essere classificata come maschio o femmina.
L’attrice ha deciso un approccio genitoriale insolito, ma sempre più condiviso negli ultimi anni, nei confronti dei propri figli. Per la Hudson e non solo, i bambini devono essere liberi di decidere da quale genere sentirsi rappresentati. Quest’ultimo non viene visto come una convenzione, ma come una valutazione da affrontare dai diretti interessati non appena si sarà abbastanza coscienti da poterlo fare.
Nemmeno nell’ambiente di Hollywood questa convinzione rappresenta ormai qualcosa di nuovo. Esempio lampante è quello di Angelina Jolie e Brad Pitt. I due hanno lasciato la scelta decisionale anche alla figlia Shiloh Nouvel. Già da molto piccola la figlia delle due star ha scelto di farsi chiamare John e sentirsi un ragazzo. E ciò starebbe accadendo anche Oltremanica, addirittura a Windsor. Anche Meghan Markle, la quale non disdegna minimamente il suo esser poco British e molto americana, avrebbe deciso di adottare questo approccio. La duchessa difatti ha allestito la stanza del nascituro di bianco e grigio, senza colori che possano influenzarne il genere.
Durante un’intervista ad AOL, Kate Hudson ha quindi spiegato nel dettaglio le motivazioni dietro la sua idea:
Avere una figlia femmina non cambia il mio approccio, ma una differenza in realtà c’è. Penso che tu cresca i figli individualmente, con un approccio genderless. Non sappiamo ancora come Rani si identificherà. Ciò che abbiamo capito è che al momento è incredibilmente femminile, lo vedo attraverso la sua energia, nei suoi suoni, nel suo modo di essere. È molto diversa dai ragazzi, e comprare vestiti per bambini è molto divertente.
La piccola ora ha solo 6 mesi, ma sembra aver le idee già abbastanza chiare secondo la madre. Nel frattempo c’è anche chi ha poco apprezzato il pensiero dell’attrice e l’ha criticata commentando sotto ai post Instagram di Kate.